“La droga consegnata a domicilio”, il retroscena svelato dal pentito

10 Marzo 2019 - 16:00

MARCIANISE(red.cro.) Le dichiarazioni e i relativi verbali del neo pentito Giusppe Grillo, nipote dell’iprenditore Angelo Grillo, sono stati inseriti nel processo a carico di 28 spacciatori di Marcianise, Capodrise, Maddaloni e Caserta. In particolare, Grillo si è soffermato anche sulla figura di Salvatore Allegretta dello “Topogiggio”

Fino al 2013 ho gestito autonomamente il traffico di droga. Spesso ricevevo sulla mia utenza cellulare le telefonate dei clienti ed effettuavo (la consegna, ndr) a domicilio o nei luoghi concordati”.

Salvatore Allegretta era dedito alla detenzione ed allo spaccio di fumo, vendeva droga che acquistava da me presso la sua abitazione al Parco Primavera di Marcianise. Voglio aggiungere che in qualche occasione si è rifornito anche a Caivano da Pasquale o Marzian. Nello svolgimento delle attività di spaccio veniva aiutato anche dalla fidanzata dalla quale ha avuto anche un figlio. Allegretta acquistata la droga da me al prezzo di 270/280 euro a plancia, droga che io compravo a 170/180 euro, mentre – conclude – quando si recava a Caivano riusciva ad ottenere un prezzo più basso, intorno ai 220 euro, dipendeva dalla qualità del fumo”.