LA FOTO CASERTA. Giù il cappello: Franco Biondi, dopo Ferragosto e Capodanno, ha aperto bottega, pardon, il comune, anche oggi che è ufficialmente chiuso

10 Gennaio 2019 - 10:36

CASERTA(g.g.) Non c’è festa comandata, non c’è calamità naturale o artificiale, come quella che stanno vivendo i casertani oggi con dodici ore dodici, senz’acqua, che possa reprimere, fiaccare il sacro fuoco che percorre il dirigente del comune Franco Biondi, che ha dedicato, com’è del tutto evidente, l’intera sua esistenza, al bene del popolo casertano a cui appartiene.

E così, dopo aver lavorato tutto il 15 agosto producendo quel meraviglioso atto di bontà, di autentica socialità affettiva nei confronti del figliolo del suo fedelissimo, ora in pensione, Carlo Covino (CLICCA QUI PER LEGGERE L’ARTICOLO), dopo aver lavorato il 31 dicembre, fino alle 17, già assediato dai rumori della festa, dei rauti e dei petardi che, impavidamente, lui schivava per concedere l’ultima stilla di energia al popolo che ama, anche oggi, giovedì 10 gennaio, giornata storica nel suo genere visto che la città rimarrà paralizzata, con scuole, uffici e tante altre cose chiuse per la citata interruzione dell’erogazione idrica, lui, Biondi, con un paio di pretoriani, di coraggiosi, incurante del fatto che negli uffici del comune di Caserta non ci sia nessuno e che questi risultino ufficialmente chiusi, lui, con la chiave, apre e conquista la sua scrivania ragionando da perfetto ingegnere qual è, sui tempi e sui modi con cui dosare gli stimoli fisiologici suoi e dei suoi collaboratori, avendo a disposizione una ed una sola sciacquata di water.

Che dire, questa fotografia parla da sè. Un vero eroe. Se ci fosse un premio della filantropia, tipo quello prestigioso assegnato ai “giusti tra i giusti”, che hanno rischiato la vita per rendersi disponibili per salvare quelle degli ebrei inseguiti dalla follia genocida, se esistesse un premio della filantropia da assegnare a chi si è caricato sulle proprie spalle il destino di una città da salvare, costi quel che costi (costa molto, proprio assai), Franco Biondi se lo aggiudicherebbe a mani basse e col massimo degli onori.

Applausi a scena aperta.