LA FOTO. CASERTA. Una buona idea rovinata. Il pannello per non vedenti di via Mazzini rischia di fare danni

26 Maggio 2023 - 18:21

CASERTA – Sbucando in piazza Vanvitelli da via Mazzini ci si accorge del pannello solo grazie  al cartello in uno sgargiante colore giallo che avverte Attenzione Pericolo – Lavoro in corso.

Ed il monito è più che giustificato, poiché la contenuta struttura di ferro, di colore spento e collocata di profilo, difficilmente si nota. Imbullonata a terra, nelle ore buie sarà difficilmente distinguibile, specie da automobilisti e ciclisti con biciclette elettriche o meno, salvo che in queste ore non venga munito di adeguati catarifrangenti.

Per capire di che cosa si tratti, è inutile osservarne la faccia rivolta al centro della strada, perché è nuda, priva di indicazioni.

Solo ponendosi nell’angusto spazio radente al muro si può capire che si tratta di una mappa tattile di piazza Vanvitelli, per ciechi. Un cartiglio specifica che è un’iniziativa del Rotary club Caserta, l’associazione umanitaria cittadina che ha già munito i marciapiedi di una serie di strade del capoluogo di apposite guide per i non vedenti.

Il particolare della mappa tattile

L’installazione del pannello è più che lodevole, ovviamente. Non per questo bisogna nascondersi che la scelta della collocazione lo è un po’ meno. Come osservavamo, lì dove e così come è messa costituisce un rischio soprattutto per chi passa seralmente con un mezzo di trasporto. Ed anche per chi se ne deve avvalere non sembra in posizione ideale.

Gira gira, tutto e sempre riporta alla assoluta inefficienza degli uffici comunali, che avranno sovrinteso e avvallata la realizzazione. La solita solfa delle gravi carenze dell’organico a giustificazioni di queste forme di incompetenza non incanta più nessuno. Anche da questi fatti – e ricordiamo che anche per le guide dei marciapiedi di cui dicevamo si sono evidenziati degli errori marchiani, perché alcuni tracciati finiscono dritto contro i pali della luce – si capisce che siamo all’improvvisazione più piena e incontrollata, nella forma fors’anche dell’anarchia operativa. Insomma ognuno fa un po’ quello che gli pare. Che viene da domandarsi che cosa fanno e a chi guardano i dirigenti comunali con i loro spropositati stipendi se questi sono i risultati.

Anche questo è capitato…