LA FOTO MONDRAGONE. Blitz a Pescopagano, scoperta coltivazione illegale di marijuana
16 Luglio 2020 - 11:59
MONDRAGONE – Nella mattinata odierna, la Polizia di Stato della Questura di Caserta, con il supporto dei Carabinieri della Compagnia casertana, ha tratto in arresto, nella flagranza del reato di coltivazione non autorizzata di sostanza stupefacente, detenzione della stessa ai fini di spaccio, nonché furto aggravato di energia elettrica, ABDUL Karim, cittadino Ghanese classe 1982. L’attività info-investigativa svolta sul territorio dalla Squadra Mobile casertana ha consentito di acquisire informazioni circa il fatto che in Mondragone, Località Pescopagano, vi fosse una coltivazione illegale di marijuana allestita in una abitazione, chiusa con un cancello e relativo lucchetto. Predisposti diversi servizi di osservazione in loco, gli Operanti hanno individuato l’ABDUL, il quale, visto uscire dall’appartamento di fianco, si recava all’interno della casa attenzionata. Il predetto, alla vista dei poliziotti, cercava di allontanarsi dal luogo ma veniva bloccato ed identificato.
Successivamente veniva effettuata una perquisizione domiciliare presso entrambi gli immobili; all’interno dell’abitazione attenzionata venivano rinvenute nr. 111 piantine di colore verde, dell’altezza approssimativa di 35 cm, appositamente irradiate da numerose lampade alogene, alimentate attraverso un allaccio abusivo alla pubblica illuminazione. Inoltre venivano rinvenuti alcuni rami della medesima sostanza vegetale già essiccati e pronti per essere commercializzati.
Le successive verifiche tecniche hanno permesso di accertare che tutta la sostanza rinvenuta era del tipo marijuana; in particolare per le nr. 111 piante veniva stimato un peso lordo complessivo di
oltre 1,8 kg, mentre per la sostanza essiccata di circa gr 210. All’interno dell’abitazione ove dimorava l’ABDUL veniva accertato il furto di energia elettrica in quanto lo stesso sottraeva la corrente dalla rete pubblica attraverso la manomissione del contatore ivi presente. Per tali fatti, dopo gli accertamenti di rito, l’ABDUL veniva dichiarato in arresto e, come disposto dal P.M. di Turno competente, associato presso il carcere di S. Maria C.V., in attesa del giudizio di convalida.