La riforma dell’abuso d’ufficio salva l’ex sindaco Andrea Sagliocco per l’atto di arroganza compiuto per una multa alla moglie

19 Maggio 2021 - 20:26

LUSCIANO –  (g.g.) Il Tribunale di Aversa-Napoli Nord, pur considerando fondata la ricostruzione effettuata dagli inquirenti sulla vicenda della multa, appioppata alla moglie dell’allora sindaco di Lusciano, Andrea Sagliocco ha dovuto emeetere un verdetto di assoluzione. Giusto per capirci, si tratta del processo in cui Sagliocco era imputato per il reato di abuso d’ufficio, per aver duramente rimproverato i vigili urbani di Lusciano che avevano multato la consorte, accusandoli di avergli mancato di rispetto nel momento in cui non lo avevano avvertito del parcheggio in divieto fatto dalla moglie, non consentendogli di spostare l’auto per evitare sanzioni. Sagliocco se l’è cavata perchè il reato di abuso d’ufficio è stato in parte depenalizzato di recente. D’altronde basta leggere la formula dell’assoluzione: “Perchè il fatto non è previsto dalla legge come reato”. Per cui, il tribunale non scrive “Perchè il fatto non sussiste” oppure “Perchè il fatto non costituisce reato”, ricorrendo cioè alle due formule classiche di assoluzione piena ma fa proprio riferimento alla legge di riforma per spiegare una sentenza che, nel caso in cui la disciplina dell’abuso d’ufficio fosse stata ancora quella pre riforma, avrebbe potuto condurre ad una condanna.

 

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