LA STAFFA. I lettori di CasertaCE sapevano che era un esito scontato: il Consiglio di Stato chiude definitivamente la vita del Consorzio Nestore di Capriglione. L’INTERDITTIVA ANTIMAFIA E’ TOMBALE

30 Agosto 2022 - 10:50

CASERTA (g.g.) – Fortunatamente ci siamo portati avanti con il lavoro e per tutta l’estate abbiamo seguito la vicenda dei ricorsi, presentati dal Consorzio Nestore, facente capo, al di là delle paratie dei prestanome e dei parenti investiti di cariche sociali, al noto imprenditore di Carinola, ma trapiantato a Falciano del Massico, Pasquale Capriglione.

Per cui, ci limitiamo a pubblicare l’ovvio, quello che non poteva non essere così, visto che il Consiglio di Stato aveva indugiato nella risoluzione giudiziaria del ricorso presentato in opposizione ad una precedente decisione del Tar della Campania, corte che aveva respinto un eguale appello avverso alla decisione della prefettura di Caserta di produrre interdittiva antimafia nei confronti di Nestore.

Il Consiglio di Stato a giugno aveva congelato, anzi, meglio dire, sospeso provvisoriamente questa decisione del Tar, permettendo indirettamente a Capriglione di rientrare nella partita di alcuni lucrosi affidamenti dell’Asl Caserta, soprattutto in quelli riguardanti la residenza sanitaria per anziani di Caserta e quello relativo all’erogazione dei servizi socio-sanitari all’interno delle strutture di ricovero dell’Asl, leggasi ospedale di Aversa, Marcianise, Santa Maria Capua Vetere, Piedimonte Matese e Maddaloni.

Il CdS aveva semplicemente “detto” una cosa: siccome Nestore ha inoltrato richiesta al tribunale di Santa Maria Capua Vetere per accedere alle procedure di controllo giudiziario,

previste dall’articolo 34 della legge Antimafia, riformato nel 2017, in pratica, consentono ad un’azienda interdetta ad operare senza rinunciare agli affidamenti ricevuti dal settore pubblico, in questo caso dal servizio sanitari nazionale, allora noi, giudici del Consiglio di Stato, attendiamo il pronunciamento del tribunale sammaritano. Perché se questa corte dovesse accogliere la richiesta di Nestore, allora noi revocheremo il provvedimento del Tar e automaticamente accoglieremo la richiesta di sospensiva avanzata da Capriglione, il cui consorzio potrà continuare ad operare sotto il controllo del tribunale. Se, invece, il giudice non accoglierà l’istanza di Nestore, noi del CdS riterremo valide le ragioni del diniego opposto dal Tar e lo confermeremo, respingendo il ricorso presentatoci.

Siccome qualche settimana fa (CLICCA E LEGGI) la Sezione misure di prevenzione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha respinto l’istanza per accedere al controllo giudiziario, il Consiglio di Stato che in questo periodo ha modulato e rimodulato le sue date proprio in base all’esito dell’istanza presentata a Santa Maria, ha fatto esattamente quello che si leggeva con chiarezza sin da fine giugno, inizio luglio.

E che noi di CasertaCe, unici ad occuparci di questa vicenda, come al solito, partendo dagli atti amministrativi di un’Asl sempre frastornata e scombussolata dagli eventi, avevamo letto, come si suol dire, per filo e per segno ai nostri lettori.

Dunque, quello che leggerete sotto a questo articolo è un dispositivo ampiamento previsto e ampiamente scontato.

Previsto ovviamente da chi ha seguito passo passo la vicenda. Al riguardo, non ne parliamo proprio di cosa gira nei giornali stamattina.