LA TRAGICA MORTE DI SALVATORE E GIUSEPPE. Il dolore e il ricordo di un operatore intervenuto sul luogo dell’incidente

10 Febbraio 2020 - 14:17

SAN PRISCO – Saranno celebrati domani 11 febbraio presso l’oratorio San Giuseppe  di San Prisco, i funerali di Salvatore e Giuseppe . Al dolore delle famiglie si uniscono gli operatori delle tre postazioni del 118 accorse sul luogo dell’incidente. Uno di loro ricorda quella notte nello scritto qui di seguito.                                          ” Erano l’1.30.
Era una serata particolare quella, un po’ come tante altre, del resto.
Il suono del tablet  sembrava essere più forte, più tonante, come a dire “correte perché il tempo è veramente poco”.
Arrivammo sul posto. Il buio, le urla, lo strazio: una realtà completamente ovattata dove c’era soltanto tutto ciò che non avremmo voluto vedere. Il nostro lavoro troppo spesso ci mette di fronte al peggio. L’emergenza é un campo di battaglia, un ring dove si lotta per la sopravvivenza e qualche volta i guantoni che usiamo per lottare, servono soltanto ad attenuare i colpi duri.
Tra le lamiere e i resti di automobili sparsi ovunque, c’erano Giuseppe e Salvatore. Non auguro a nessuno di poter essere il testimone di tanta sofferenza. Non auguro a nessuno di dover accertarsi che quelle due giovani vite erano ormai anime.

/> Si correva all’impazzata: vigili del fuoco, carabinieri, polizia e 118.
Di quella notte non dimenticherò mai il freddo, di quello che penetra le ossa e arriva fino a dentro perché non erano le temperature, ma il cuore ad essere gelato.
 

Salvatore era uno zio bravissimo, l’ho visto nella foto con la nipotina; Giuseppe amava il calcio e ho sentito dire che era un valido calciatore. Quanti anni avrebbero passato ancora insieme Salvatore e la sua nipotina e chissà con i suoi figli, chissà in quale squadra avrebbe giocato Giuseppe o chi sarebbe diventato dopo aver finito il liceo.

Da oggi continuerò ad essere un’infermiere  con la consapevolezza di certe tragedie, buon viaggio Salvatore e Giuseppe !