LA VERGOGNA DELLE VERGOGNE. Venerdì in piazza Dante la manifestazione per la chiusura dello Stadio del Nuoto. Le responsabilità di Giorgio Magliocca e Peppe Guida
24 Settembre 2025 - 18:07

Venerdì 26 settembre alle 19:30
CASERTA (G.G.) – L’abbiamo scritto e lo ribadiamo: tutti i guai dello Stadio del Nuoto di Caserta, l’ennesimo sfregio inflitto a questa città, un impianto vergognosamente chiuso da mesi, sono principalmente frutto di una malapolitica che, in quintessenza, si è manifestata durante la presidenza dell’Agis – l’ente totalmente partecipato dalla Provincia – da parte di Giuseppe Guida, Peppe per gli amici, messo lì a fare il bello e il cattivo tempo dal suo amico e sodale Giorgio Magliocca, con cui ha condiviso tutto, ma proprio tutto.
Quando abbiamo scritto il primo articolo sulla chiusura, abbiamo solo fatto cenno agli appalti banditi da Peppe Guida e rivelatisi un vero e proprio disastro. Un sistema che ha prodotto solamente un enorme esborso di denaro pubblico finito chissà dove, non certo nella direzione di un miglioramento e ristrutturazione di questo prestigioso impianto, con tanto di casi inquietanti, a partire dalle centinaia di migliaia di euro spese per acquistare una pompa di calore che non serviva, e che invece è servita solamente all’impresa che ha intascato i soldi e che, per la vita intera, ringrazierà la coppia Guida–Magliocca.
Vedete come noi affrontiamo cose concrete: appalti, affidamenti diretti, gestione materiale – tutte condensate in atti amministrativi, ossia nella carne viva degli atti pubblici, che allora e oggi potrebbero costituire oggetto di indagini.
Altro che teoremi sui rapporti tra camorra e politica, costruiti attraverso un numero impressionante di deduzioni logiche, con cui non si ottengono condanne, né tantomeno si confermano titoli cautelari, come è successo – a nostro avviso giustamente – in queste settimane con la raffica di carcerazioni e liberazioni dai domiciliari ordinate dal Tribunale del Riesame di Napoli, a vantaggio di Peppe Guida e finanche di Nicola Ferraro, quest’ultimo protagonista di una storia freschissima, risalente a ieri sera.
Beh, non è detto che tutte quelle determine
Questo dovevamo ai nostri lettori, pur sapendo che si tratta di concetti già espressi da Casertace, ma che tornano oggi di attualità, nel giorno in cui viene annunciata una manifestazione di protesta contro lo sconcio della chiusura – ormai prolungatissima – della piscina, di cui si parla nel comunicato stampa che pubblichiamo di seguito:
Caserta in piazza per salvare lo Stadio del Nuoto
Venerdì 26 settembre alle 19:30 in piazza Dante a Caserta si terrà la protesta delle associazioni sportive contro la chiusura della piscina provinciale. Nel mirino il presidente della Provincia Anacleto Colombiano e il dirigente Paolo Madonna, accusati di aver lasciato lo Stadio del Nuoto in un limbo che colpisce atleti, famiglie e lavoratori.
Alla manifestazione parteciperanno società sportive, genitori di ragazzi disabili, associazioni cittadine e famiglie dei dipendenti rimasti senza lavoro. Sarà una protesta pacifica comunicata alla Questura ma determinata a farsi sentire soprattutto in un momento delicato come le elezioni regionali.
Lo Stadio del Nuoto è chiuso dal 1° aprile, dopo il distacco di alcune plafoniere e i rilievi dei Vigili del Fuoco su agibilità e norme antincendio. Da allora la Provincia non ha fornito date certe sulla riapertura, nonostante convenzioni regolarmente in essere con le società sportive. Intanto centinaia di bambini, atleti e disabili hanno perso l’unico impianto pubblico disponibile in città, già orfana della piscina comunale Fritz Dennerlain.
Il messaggio della piazza sarà chiaro: serve un cronoprogramma di lavori e una riapertura immediata, con garanzie per lavoratori e utenti. Caserta non può restare senza una Piscina, Sport e Dignità.