Ladies & Gentleman: il governo Colombiano-De Rosa. La ditta dell’appalto da 20 MILIONI è ancora fantasma. Ma volano incarichi per la discarica di Maruzzella: ecco chi ha premiato
25 Giugno 2025 - 17:18

In pochi giorni il dirigente Gianni Solino firma tre nomine da oltre 120 mila euro. Premiato un noto architetto di Caserta e un “grande elettore” di Marcello De Rosa. Stiamo facendo una sorta di illustrazione a campione di soldi finti a imprenditori e professionisti di Casapesenna, dove De Rosa, attualmente numero uno facente funzioni della Provincia, ma pronto ad essere il vice del candidato presidente Anacleto Colombiano, stanno ricevendo a pochi giorni dalla tornata elettorale. Senza contare che tra qualche mese c’è un’altra sfida per il rubizzo De Rosa: la sua candidatura alle Regionali
CASERTA – Qui a Caserta c’è una gestione particolare dell’uso dei fondi europei. Come non ricordare i quasi tre milioni di euro buttati dal comune di Caserta dalla coppia Franco Biondi-Carlo Marino per la vicenda del biodigestore a Ponteselice, irrealizzabile nel suo progetto iniziale e divenuto l’ennesimo fallimento dell’amministrazione comunale poi sciolta per l’infiltramento della camorra, quella locale e quella del clan dei Casalesi.
Venendo invece alla Provincia, da giorni seguiamo l’iter rispetto alla gara d’appalto da 20 milioni di euro per il progetto di svuotamento e diminuzione di capienza, il landfill, della discarica di Maruzzella. Ancora oggi, ad oltre un anno di distanza dall’aggiudicazione definitiva dei lavori, è sconosciuto il nome dell’impresa che eseguirà il lavoro e i verbali di gara non sono stati pubblicati, in violazione alla legge dello Stato sulla trasparenza.
Attenzione, però, ripetiamo un concetto già espresso ma che deve essere chiaro. Quando scriviamo che non sappiamo chi sarà la ditta esecutrice, ci riferiamo al fatto che l’aggiudicazione è avvenuta a favore del consorzio Infratech ma – e sono 100 – non sono i consorzi a lavorare fattualmente alla commessa, bensì una delle società consorziate, ovvero iscritte a questo gruppo di imprese.
E la cosa è importante perché è quest’ultima ditta a prendersi il 95% del valore dell’appalto. E qui parliamo di 20 milioni di euro. Ma non solo. Infatti, ci dicono dall’interno degli uffici provinciali che sia stato già pagato un anticipo contrattuale da 4 milioni di euro, a favore di una ditta al momento fantasma.
Il quadro, onestamente, è inquietante. E non aiuta il modo in cui il dirigente responsabile di questo enorme appalto, Gianni Solino, sta seguendo, sulle orme dei consigli del professor Perrillo, importante professionista di Sessa Aurunca.
Oltre all’incarico dei giorni scorsi a favore della società A2S Project, di proprietà dei due ingegneri di Marcianise Roberto Rossano e Pietro Bernardo, molto apprezzati all’Asl e al comune capoluogo, ci sono altre nomine che, aggiunte ai 67 mila euro della A2S Project, porta la spesa in pochi giorni decisa dal dirigente Solino a superare i 120 mila euro.
Il primo nome scelto per far parte del collegio dei collaudatori tecnico amministrativi è Giovanni Palmiero. Socio (o ex socio) dell’ex assessore ai Lavori pubblici Massimiliano Palmiero, negli anni lo abbiamo visto premiato da incarichi provenienti dall’amministrazione del sindaco Carlo Marino, che ha fatto la fine che sappiamo.
Stesso nome e una storia di scioglimento di amministrazione, poi, riguarda il secondo nominato a firma del dirigente Solino: Giovanni Sparaco.
E qui il timbro sembra quello del vicepresidente facente funzioni di presidente della Provincia, Marcello De Rosa. Sparaco, infatti, è un architetto di Casapesenna che è stato sostenitore dell’ex sindaco, ora consigliere comunale, ma in realtà vero primo cittadino, con Giustina Zagaria nella parte del soggetto che porta la fascia.
In passato, l’architetto Sparaco è stato prima all’interno del consiglio comunale guidato da Fortunato Zagaria, ritenuto dai magistrati un sindaco nelle mani di Michele Zagaria, assolto per i reati di mafia, ma non per minacce aggravate dal metodo mafioso ma senza la finalità di agevolare il clan, nei confronti di Gianni Zara, successivo sindaco di Casapesenna, poi caduto dopo le firme dal notaio che portarono alle contestuali dimissioni di 13 consiglieri nel febbraio 2009.
Sparaco, poi, si ricandidò con Zagaria, nell’alleanza che portò alla vittoria di quel sindaco che fu poi arrestato nel 2012, con amministrazione sciolta per infiltrazioni camorristiche. Durante quella consiliatura era vicesindaco l’attuale funzionario del comune di Caserta e fratello del vicepresidente, ovvero Lello De Rosa. E propria ai due germani, successivamente, Sparaco si è legato politicamente.
Una nomina, questa, che pare essere figlia di un ragionamento politico, nonostante le capacità professionali dell’architetto Sparaco, che non vanno messe in discussione. Il problema è sempre lo stesso. E’ difficile ritenere impossibile l’ipotesi di un’attenzione che De Rosa, che sta per perdere la poltrona di numero uno alla provincia, ma è già in lizza per lo scranno in consiglio regionale, abbia avuto nei confronti di un suo storico grande elettore.