Land Rover, Ferrari e Bmw rubate in Germania per essere vendute nelle nostre zone, il processo potrebbe cambiare “casa”

3 Febbraio 2020 - 16:50

PARETE (t.p.) – Ferrari, Porsche e tantissime auto di lusso rubate in Germania per poi essere re-immatricolate in Italia, vendute ad ignari compratori. E’ questa l’accusa che grava sul capo di Luigi Bamundo, Elena Golia e Antonio Giugliano, tutti originari di Parete, sotto processo per riciclaggio di auto di lusso. Questa mattina dinanzi alla terza sezione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduta dal giudice Francesco Rugarli, la difesa, rappresentata dai legali Paolo Caterino e Antonio Andino, ha avanzato un’obiezione riguardante una presunta’incompetenza  territoriale dei giudici sammaritani, infatti è stato chiesto  il trasferimento del processo o al tribunale di Nola o a quello di Aversa-Napoli Nord. Obiezione che potrebbe essere accolta, considerato che il giudice non ha dato risposta e la decisione è stata rinviata a un successivo momento, al termine dell’analisi delle carte.