L’ASL DEI LADRONI (e nessuno si pentirà sulla Croce). Hanno imbrogliato gare e preso mazzette anche sui lavori di VILLA SCARFACE di CASAL DI PRINCIPE, quella di Walterino Schiavone

28 Marzo 2021 - 12:13

Oggi approfondiamo le contestazioni di turbativa d’asta, falso materiale ed ideologico e abuso d’ufficio. Domani, ci occuperemo di tangenti ad altre utilità

 

CASAL DI PRINCIPE – Le riflessioni le abbiamo già svolte nel nostro editoriale, dunque, leggendo lo stralcio dell’ordinanza che pubblichiamo in calce, vi renderete conto di come il “solito” Luigi Carizzone insieme all’ancora più solito Francesco Della Ventura, il quale spaziava, anzi impazzava in tutti gl uffici dell’Asl della provincia, come una sorta di Garibaldi della illegalità, pronto a dedicarsi a ogni forma di malaffare, sempre ed immancabilmente dedicato alle gare d’appalto truccate a favore della sedicente Confraternita la Misericordia, salvo poi ritornare dentro alle cose del Dipartimento di Salute Mentale, dove in Carizzone incontrava un “simile suo” con cui bastava un’occhiata per capirsi al volto e in modo da completare il proprio arricchimento sistemando non solo la famiglia, grazie alla Misericordia, ma anche la propria casa di abitazione.

Si tratta di lavori, alcuni dei quali sviluppati all’interno della cosiddetta villa Scarface, confiscata a Walter Schiavone, fratello di Francesco Schiavone Sandokan, e data in affidamento all’Asl di Caserta per insediarci un centro di riabilitazione mentale.

Il giochino è quello solito: affidamenti sotto soglia, di importo inferiore ai 40mila euro, per poterne gestire monocraticamente e discrezionalmente l’attribuzione ad un imprenditore, pronto a dispensar mazzette o altre utilità.

Più nel dettaglio, si tratta di 6 interventi riassunti in uno specchietto, pure allegato allo stralcio di ordinanza da noi pubblicato. Una centrale di riserva idrica, cioè un serbatoio o cisterna per Villa Scarface; opere varie sul centro diurno a valenza dipartimentale di Casal di Principe, in pratica uffici e locali direttamente gestiti dal Dipartimento e non dal Distretto sanitario locale, adeguamento e messa in sicurezza di Villa Liberazione che poi è un altro modo, quello ufficiale, per definire la citata Villa Scarface e altro ancora, che, ripetiamo, potete leggere nel dettaglio in calce, per un importo complessivo di 159 mila 797 euro, liquidati all’impresa che fa ancora capo, all’imprenditore di Marano Antonio Papa.

Oltre a queste, c’erano degli interventi, operati dalla stessa ditta e compiuti al di fuori di ogni norma e al di fuori di ogni procedura, veramente invisibili, ad esempio presso l’unità operativa di Salute Mentale di San Cipriano d’Aversa.

Questo blocco di contestazioni, lo dividiamo in due parti. Oggi troverete i capi di imputazione provvisori contenuti nel capo 27 (turbativa d’asta), nel 27.1, falso materiale ed ideologico per aver attestato l’urgenza di lavori in modo che questi, attraverso il sistema dello spacchettamento sotto soglia, potessero essere direttamente e rapidamente attribuiti all’impresa Delta Impianti del citato Antonio Papa, e infine, in connessione, nel 27.2 l’abuso d’ufficio da parte del pubblico ufficiale per aver posto in essere attività che hanno determinato un indebito arricchimento a favore dello stesso Antonio Papa e della stessa Delta Impianti.

Domani, annunciandovi anche qualche battuta di spirito in modo da cercare un attimo di sdrammatizzare, ridere per non piangere, insomma, approfondiremo il 27.3 e il 27.4 cioè la contestazione dei reati di corruzione (che fuoriclasse Francesco Della Ventura). Infine, il reato di peculato, contestato, con il medesimo ragionamento realizzato anche in molti altri capi di imputazione provvisori di questa ordinanza riguardanti altri episodi, legato ad un momento intermedio, cioè a quello in cui Carizzone e i pubblici funzionari si appropriavano, compiendo dunque il reato di peculato, di somme distraendole dalla loro destinazione pubblica, in modo da passarle, consegnarle all’imprenditore che le acquisiva grazie alla combiazione di tutti questi reati.

QUI SOTTO LO STRALCIO DELL’ORDINANZA