LE FOTO. Beccato turista a gettare rifiuti in strada. La polemica sui vigili urbani che non si sarebbero mossi

21 Agosto 2021 - 15:59

MONDRAGONE (Maria Assunta Cavallo) – Non è passato inosservato il post pubblicato questa mattina su facebook dall’ex Assessore all’ambiente Antonio Federico, in cui denuncia il gesto incivile di un soggetto beccato mentre scarica dei sacchi di spazzatura in strada. Ma quello che risulta essere ancora più grave, almeno da quanto si legge nel post, è il non intervento di una pattuglia della Polizia Municipale ferma a pochi passi dalla scena. “Mondragone, sabato 21 agosto 2021, ore 11,15, viale Campania. Breve storia triste triste: turista si accinge a depositare la sua monnezza. Mi fermo con l’auto e gli chiedo cosa pensa del suo agire, mi risponde che lo fa solo perché ieri sera aveva fatto tardi e che però, vista la riflessione a cui è stato costretto, avrebbe riportato la monnezza a casa. Dietro la mia auto c’è una pattuglia dei nostri vigili urbani che assiste alla scena. Mi allontano fiducioso. Passo dopo un’ora, la monnezza del turista fa bella posta sotto l’albero dove l’aveva depositata“.

Ebbene cari lettori, spesso mi accusate di parlare sempre in negativo della città di Mondragone, ma raccontatemi di una sola cosa che sta andando nel verso giusto, specie in questo periodo. Vero sì che il mare risulta essere pulito, ma cosa ce ne facciamo di un’acqua cristallina se poi non vi sono strutture adatte per accogliere il turista, cosa ce ne facciamo di un lungomare che potrebbe fare invidia alla città di Rimini, se le auto in sosta non sono sicure perché vandalizzate da criminali ancora in circolazione e non è difficile imbattersi in cumuli di spazzatura abbandonati ovunque. Cosa ce ne facciamo di una zona a traffico limitato istituita non per dare ossigeno alla città, ma probabilmente per fare cassa sui cittadini, lasciata in balia di gruppetti di giovani complici di aggressioni e risse. L’ultima in ordine di tempo quella avvenuta alle due di questa notte dove poteva scapparci il morto. Cosa ce ne facciamo della centralissima Viale Margherita da sempre ritenuta via dello shopping e del passeggio, quando una coppia di fidanzati in una calda mattina di agosto è costretta ad affidarsi alla Divina Provvidenza mentre attende l’unico autobus in circolazione per cercare di raggiungere lo scalo ferroviario.

Trasporti pubblici dunque inesistenti per non parlare di quello che la città ha perso nel corso degli anni a partire dai servizi pubblici essenziali, a finire alla sede della polizia stradale, dando modo alle cittadine limitrofe di fare due, tre, quattro, passi avanti. Un paese in cui una Amministrazione Comunale si concede il lusso di impegnare soldi pubblici per comprare arredi vari al comandante della Municipale, che nel frattempo si è fatto il suo bell’appartamentino alla faccia degli onesti. Fatti e misfatti di una società allo sbando soprattutto dal punto di vista della sicurezza, che non viene garantita da nessuno e qui mi assumo le mie responsabilità quando affermo che in uno Stato civile e di diritto, la prima cosa che dovrebbero fare i tutori della legge è assicurare, specie davanti a delle segnalazioni e richieste di aiuto, la tutela della incolumità della persona e personalmente attendo ancora delle risposte. Un elenco infinito di cose da bandire, da condannare da censurare ma che vanno avanti grazie al al silenzio assordante di molti cittadini. Un silenzio che diviene complice delle ingiustizie. Perciò, prima di puntare il dito su chi cerca di portare alla luce situazioni che danneggiano un territorio, fatevi un’esame di coscienza.