LE FOTO. I tifosi della Casertana chiedono “libertà di viaggiare” per seguire la squadra nelle trasferte

12 Marzo 2024 - 11:14

CASERTA (p.m.) – Dialogo a distanza tra  istituzioni calcistiche, organi di polizia e tifoseria casertana.

In questi giorni, a seguito di una serie di disordini che ha contrassegnato le ultime giornate del campionato di calcio in cui milita la Casertana, sono stati adottati alcuni provvedimenti sanzionatori da parte della FIGC (la federazione italiana giuoco calcio) e della questura di Caserta, per prevenire ulteriori incidenti e per perseguire quei tifosi che si sono resi responsabili di atti di intemperanza.

Le misure adottate sono state l’emissione, nei confronti di tifosi locali, di 14 Daspo (divieto di accesso a manifestazioni sportive) da parte del questore di Caserta, a seguito degli scontri tra opposte tifoserie in occasione della partita Casertana – Foggia. A questi si è aggiunto il divieto di trasferta per i supporter rossoblù a Torre del Greco per l’incontro che si è disputato ieri sera, “in considerazione delle gravi turbative per l’ordine e la sicurezza pubblica poste in essere dai tifosi della Juve Stabia e della Casertana” nel corso della partita disputata tra le due compagini lo scorso 4 marzo. Ed è forte il rischio della chiusura di un settore dello stadio Pinto anche per le prossime gare di casa. Il giudice sportivo potrebbe disporla  per l’incontro contro il Francavilla del prossimo 17 marzo. Mentre la prefettura per quello successivo del 29 marzo contro il Taranto.

In tale susseguirsi di avvenimenti,  la tifoseria organizzata casertana fa sentire la sua voce affiggendo in città uno striscione di cui proponiamo la foto. La scritta proclama “Liberi di Viaggiare” ed esprime, evidentemente, l’insofferenza contro le limitazioni  imposte con quei provvedimenti.

Non è la prima volta che i sostenitori più accesi dei falchetti rendono noto il loro pensiero attraverso tale modalità, la quale andrebbe per ciò stesso indagata, implicando il rifiuto di canali più strutturati e costruttivi.

Certo, è sempre consentito polemizzare se non contestare ciò che non si condivide, ma va fatto a ragion veduta per non scadere nel facile quanto sterile vittimismo.

Difatti, una domanda, rispetto a questi episodi, viene spontanea ai tanti che  non nutrono lo stesso tifo sfegatato: com’è possibile che non si riesca quasi mai a giocare una partita senza che finisca a botte?

Sarebbe il caso di interrogarsene per non trovarsi sempre punto e daccapo, fino ai nuovi incidenti.

Striscioni del tifo casertano esposti negli ultimi tempi