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LE FOTO. MACABRO AL CIMITERO DI CASERTA. Ossa umane mangiate dai gatti, arrivano i carabinieri. E la procura apre l’indagine

1 Aprile 2023 - 10:51

Riceviamo e pubblichiamo integralmente la lettera di un nostro lettore, corredata da un ampio allegato fotografico. Sull’amministrazione comunale del capoluogo cos’altro dobbiamo e possiamo dire, se non ribadire un concetto già espresso di recente, ovvero che ai casertani piace vivere rotolandosi nella merda. Per cui, contenti loro…

CASERTA – Impatto visivo forte e sentimenti di sconforto quelli dei cittadini di Caserta che, in visita ai propri cari al cimitero comunale, sono stati costretti ad assistere ad un vero e proprio scempio irrispettoso ed indecoroso dei cari defunti.

Ossa umane sparse qua e là per i viali del cimitero, con intorno gatti ed altri animali di ogni tipo ad arricchire la macabra tela dell’inerzia e del cinismo.

Il quadro è sicuramente agghiacciante ed esprime il degrado, la sciatteria e l’incuranza dell’amministrazione comunale e della gestione cimiteriale che dovrebbero garantire il rispetto e l’onore ai resti mortali dei defunti e delle loro famiglie.

Uno squallido esempio di assenza di ludibrio e mancanza di umana pietà per le spoglie mortali, verosimilmente scarti di qualche riesumazione forzata persi lungo il tragitto verso l’ossario centrale.

Questa volta i cittadini indignati, mossi da pietoso sentimento, hanno sentito il dovere di raccogliere dalla strada i resti mortali e custodirli fino all’arrivo dei carabinieri, che hanno provveduto al sequestro delle ossa ed inviato alla Procura della Repubblica competente per territorio la notizia del reato di “Vilipendio di tombe, sepolcri, o urne”.

Sono partite, quindi, le indagini dei carabinieri e si spera che il fascicolo aperto dalla Procura possa quanto meno accertare le gravi responsabilità e le mancanze degli amministratori.

La speranza dei cittadini è che sia ridata degna sepoltura alle spoglie mortali dello sconosciuto defunto e che fatti come questo non abbiano mai più a verificarsi. Ad ogni modo, sembra che i casertani non abbiano diritto neppure all’eterno riposo.