LE INTERCETTAZIONI. I rifiuti sotterrati della LEA. “Chissà quello sporco di Angelo Egisto dove ha nascosto i soldi”

20 Settembre 2019 - 17:15

MARCIANISE – Angelo Egisto, il titolare della Lea, arrestato in carcere insieme al suo ex autotrasportatore Violante Marasco, comincia a sparire dalla circolazione nel mese di ottobre 2018. Questo è quanto sostenuto dai suoi dipendenti che ne parlano nelle intercettazioni riportate nell’ultima ordinanza eseguita lunedì scorso e che pubblichiamo in calce. Le difficoltà in cui li ha lasciati ma soprattutto la mancata corresponsione degli stipendi, indispettiscono in modo particolare proprio Violante Marasco, che se ne lamenta con più di una persona.

Gli farò fare venti anni di carcere” dice a Carmelo Giordano, l’ex socio di Egisto nella Lea. “Se non pagherà il meccanico per il quale gli ho fatto da intermediario“; minaccia di far uscire un articolo sul giornale, se la situazione non si sblocca.

I sospetti di Violante si concentrano sui soldi che Egisto avrebbe nascosto da qualche parte, pur affermando di non avere un euro. Quel denaro sarebbe stato accumulato tramite il sotterramento illecito dei rifiuti (LEGGI QUI).

E gli fa eco, in un’altra intercettazione che pubblichiamo in calce, il citato Carmelo Giordano, che afferma “Angelo non ha pagato nessuno…tutti i soldi che entravano se li è presi e chissà dove li ha messi, e a noi ci ha lasciati così…“.

Marasco è in collera con Egisto perchè lui era stato, secondo l’accusa della procura di Santa Maria Capua Vetere, il determinante supporto logistico nelle operazioni di trasporto e scarico dei rifiuti. E allora, minaccia spesso di mandare in galera l’Egisto: “Basta che uno di noi dicesse una virgola, quelli (i finanzieri che stanno indagando sulla Lea, n.d.r.) lo vanno a prendere fino a casa“, dice a Carmelo Giordano. Il riferimento, per il giudice che ha firmato l’ordinanza, è chiaro: è il 19 novembre 2018 e i due saranno interrogati la mattina dopo, proprio dalla guardia di finanza, relativamente al devastante incendio della Lea, consumatosi pochi giorni prima.

L’ex socio di Egisto, sconsolato afferma: “Se ci arrestano, ci arrestano, che dobbiamo fare…Ma ci portiamo anche Angioletto dentro 100 100, è inutile che fà“.

Un ultimo particolare, le conversazioni sono condite da epiteti non proprio piacevoli: Egisto viene definito “zozzoso, “sporco”,uomo di m…” dai suoi dipendenti che volevano essere pagati. Il dettaglio lo potete leggere negli stralci che pubblichiamo qui sotto.

 

QUI SOTTO LO STRALCIO DELL’ORDINANZA