LE LACRIME DI CASAL DI PRINCIPE L’ultimo saluto alla piccola bara bianca. Francesco, 3 anni, è morto e aveva una vita intera davanti GUARDA IL VIDEO E LE FOTO

22 Agosto 2021 - 13:00

Grande folla ieri pomeriggio nella chiesa Santissima Preziosa. Liberati verso il cielo centinaia di palloncini

 

CASAL DI PRINCIPE (Lidia e Christian de Angelis) Grande folla ai funerali del piccolo angioletto volato via a soli 3 anni. Ieri pomeriggio alle 16 presso la Chiesa Santissima Preziosa si sono svolti i funerali di Francesco Maione, figlio di Giuseppe, noto parrucchiere del paese. Applausi, lacrime al passaggio della piccola bara bianca, poi il lancio di palloncini bianchi e azzurri all’uscita dalla chiesa del feretro. Tanto dolore per la perdita di un bellissimo bambino di soli tre anni, deceduto a seguito di un terribile incidente stradale, avvenuto pochi giorni fa lungo la Nola Villa Literno. Un segno della commozione collettiva, del calore e dell’affetto di tutta la comunità di Casal di Principe, ma anche di quelle dei Comuni vicini strettesi attorno alla famiglia Maione – Monaco. Ha fatto discutere la decisione dell’amministrazione comunale di non dichiarare il lutto cittadino nonostante fosse stato chiesto da molti. Sui social i cittadini commentano così tale decisione. Mena D’A. “Amici , mi rivolgo ai miei paesani politici e non ..oggi alle 16 : 30 ci saranno i funerali del piccolo Francesco, di questo Angelo che ha fatto piangere  e mortificare chiunque avesse saputo della sua tragica morte e di quanto, quattro mesi fa successe alla sua dolce  mamma , caduta per mano del Covid.. nessuno ha proclamato lutto cittadino, siamo un paese sconvolto, bisognava fare qualcosa perché ci stringessimo tutti al dolore della famiglia, partecipare fisicamente in tanti, lo considero un po’ da sprovveduti a meno che non si riesce ad avere una compostezza e a seguire tutte le regole per il distanziamento, cosa molto difficile, perché,? perché, per natura tendiamo ad abbracciare in segno di affetto e solidarietà ecc. Quindi, in questo  momento, un modo, per unirci al dolore non sarebbe stato un abbraccio singolo ma un segno di dolore e partecipazione da tutto il paese ..abbassare le saracinesche, esporre dai balconi un simbolo bianco ..mi dispiace ..per dire alla famiglia, siamo qui , vi siamo vicini.. è un periodo un po’ particolare e fa male  che se ne parli tanto ma che  nessuno fa niente. L’amministrazione comunale considerando il periodo di disagio poteva in via ,anche eccezionale, proclamare lutto cittadino.”