SPECIALE INCHIESTE CASERTACE. Leroy Merlin vuole chiedere 100 MILIONI di danni al comune di Marcianise. Ma dovrebbero chiederli ai signori Giuseppe Barletta, appena condannato, Antonello Velardi e ai suoi assessori. E vi spieghiamo il perché

1 Gennaio 2024 - 13:15

Ripercorriamo nel primo giorno del 2024 le inchieste e gli approfondimenti di maggior successo e che i nostri lettori hanno premiato con numeri record nell’anno appena trascorso. Uno speciale in otto parti che segue il lavoro di indagini compiuto da CasertaCE

Pubblicato il 5 febbraio 2023MARCIANISE (g.g.) – Se Leory Merlin ci avesse ascoltati, se nei cento e passa articoli da noi dedicati alla storiaccia delle autorizzazioni acquisite da Interporto Sud Europa ad opera dell’amministrazione comunale di Marcianise, non sarebbe successo quel che è successo.

Peraltro, non usammo neppure formule indirette, circonlocuzioni, ma rivolgendoci (inutilmente) a Leroy Merlin, mettendo in guardia questa grande azienda, che avrebbe dovuto aprire due grandi e importanti punti vendita nella zona dei centri commerciali, e di tirarsi indietro, perché il guaio in cui si era messa era grosso. Ma proprio tanto grosso.

Essendo una multinazionale, Leroy Merlin penso, evidentemente, ma chi è questo CasertaCE, questo giornalino di provincia.

Mal gliene incolse, perché ciò che era ed è CasertaCE rispetto a questa vicenda e a tutte le turpi dinamiche di un Interporto che, solo grazie alla tenacia del procuratore della Repubblica aggiunto Antonio D’Amato, e degli uomini del comando provinciale di Caserta della Guardia di finanza, dopo anni e anni hanno trovato un equo intervento da parte dell’autorità giudiziaria, se ne accorse nei mesi successivi.

Ovvero quando ai polsi dei dirigenti di ISE, a partire dall’apparentemente intoccabile Giuseppe Barletta, scattarono le manette e con queste anche i sigilli alle grandi strutture già costruite da Leroy Merlin.

Oggi, utilizzando uno di quegli inserti di economia che i grandi giornali usano come eleganti marchettifici, in questo caso non il famigerato inserto de Il Sole 24 Ore, ma Corriere Economia, Leroy Merlin sta seriamente valutando di inviare di una richiesta di risarcimento danni – pensate un po’ – da 100 milioni di euro al comune di Marcianise.

Il passo di oggi segue una serie di fallimenti della multinazionale francese, a partire da quello effettuato al Tar Campania e in pratica vanificato dalla rinuncia prima del commissario ad acta nominato dal giudice e poi dal professor dell’Università di Napoli, successivamente sempre scelto dalla corte per mancanze di competenze tecniche-professionali, così come dichiarato da entrambi i soggetti nominati.

Risulterebbe chiaro anche ad un bambino che questi dinieghi, se non ufficialmente, sono di fatto determinati dalla già citata pesantissima indagine della Procura di Santa Maria Capua Vetere, andata avanti prima con una richiesta di rinvio a giudizio, poi con il rinvio a giudizio e adesso con un dibattimento processuale che, di qui a poco, si chiuderà con una sentenza di primo grado nei confronti di Barletta & co. emessa da una dei collegi del tribunale sammaritano.

Più che al comune di Marcianise, i danni Leroy Merlin li dovrebbe chiedere a Giuseppe Barletta fresco condannato a un anno e mezzo per questa vicenda, all’Interporto e all’allora sindaco di Marcianise, Antonello Velardi, che al tempo fece di tutto e di più per spianare la strada a questa operazione, attraverso un deliberato di giunta che, in un primo tempo, portò all’iscrizione nel registro degli indagati dello stesso Velardi, per il quale la procura aveva chiesto il divieto di dimora, non accordato dal gip, e di tutti gli altri assessori componenti della citata giunta.