Ennesima braciola targata Zannini & co.: si inventano un consorzio nato il 28 settembre che 60 giorni dopo intasca più di 5 milioni di euro dalla Regione. Dentro il papà e l’amico di tante cose del consigliere regionale

25 Aprile 2024 - 20:30

Ma è mai possibile che si possa andare avanti in questo modo? Questi hanno preso una serie di carrozzoni dell’inutilità, compreso il Consorzio di bonifica e, nel Cda, hanno messo il commissario Francesco Todisco e in quattro e quattr’otto si sono presi i soldi. Esiste una possibilità di ritenere che non sia diffamatorio pensare che si sia partiti dai quattrini disponibili per arrivare alla costituzione dell’ente? Altro che Repubblica delle banane. Questi si stanno mangiando anche i gommini delle sedie.

MONDRAGONE (g.g.). C’è ancora qualcuno che, dormendo sonni tranquilli e contribuendo in questo modo ad un andazzo che questo territorio non aveva mai vissuto nei secoli dei secoli, ci domanda perché siamo così severi con il consigliere regionale Giovanni Zannini.

Noi non siamo severi con il consigliere regionale Giovanni Zannini, ma con il suo modo inquietante di far politica e di piegare ai suoi interessi, sicuramente elettorali, per il resto non sappiamo, tonnellate di quattrini, milioni, ancora milioni e ancora milioni di euro di pubblico denaro.

Apprendiamo che lo scorso 28 settembre, cioè il 28 settembre 2023, è stato costituito il Consorzio Domizio Aurunco, alla cui presidenza è andato il signor Aniello Vincenzo Feola, nativo di Villaricca e residente a Nola. Il Consorzio ha ottenuto ben 5.019.345,75 euro per il progetto “Un

nuovo modello di sviluppo rurale integrato innovativo e multisettoriale del territorio domizio aurunco” dall’assessorato regionale all’Agricoltura.

Del Cda di questo consorzio fa parte anche Michele Zannini, antico politico di marca Dc, poi Margherita, poi per tanti anni, e non sappiamo se è ancora così, presidente delle Acli. Ma, soprattutto, papà del consigliere regionale Giovanni Zannini.

Attenzione, però, perché nello stesso Cda c’è anche Ortensio Falco di Parete, che è la vera grande relazione di Giovanni Zannini nel territorio dell’agro aversano insieme a quella inscindibile con il sindaco di San Marcellino Anacleto Colombiano con cui, da domani in poi, festeggerà, l’abbiamo appreso da una locandina ufficiale, la doverosa “Sagra della braciola”.

In tanti sono convinti che Zannini controlli l’amministrazione comunale di Parete grazie ad un rapporto privilegiato con il sindaco, ma soprattutto super imprenditore, Gino Pellegrino. In realtà, non è così. La chiave dell’acqua, come si suol dire, è costituita proprio dal rapporto che Zannini intrattiene con il vice sindaco Michele Falco, vero fulcro di quell’amministrazione e, probabilmente, parente del membro del cda del Consorzio Domizio Aurunco, Ortensio Falco.

Beh, si può mai considerare un fatto normale che un consorzio nasca il 28 settembre e dopo neanche un mese e mezzo incassi 5milioni e 19mila euro per il progetto “Un nuovo modello di sviluppo rurale integrato innovativo e multisettoriale del territorio domizio aurunco”? Se ipotizziamo, ripetiamo, se solo ipiotizziamoc he possa essere non vero ma verosimile che qulcunoa lal regione abbia detto “ci sono questi soldi, se costituiamo un consorzio ad hoc ce li pappiamo in men che non si dica,” diffamiamo qualcuo?

Nello stesso cda deve esserci qualche opzione per i nativi di Villaricca, se è vero come è vero che anche Salvatore Ciardiello è nato a Villaricca, anche se ora si gode l’aria buona in quel di Conca della Campania. Non sappiamo invece se si tratti di un’omonimia, o se l’attuale commissario del Consorzio di bonifica del Basso Volturno, quello con sede a Caserta, per intenderci, Francesco Todisco, di provenienza irpina, sia lo stesso Francesco Todisco, riteniamo di sì, nato ad Avellino e anche lui intruppato in questa operazione che giustamente merita di essere festeggiata dalla sagra della braciola di San Marcellino.

Chiudono il roster del Cda, la signora Catia Gravina di Caserta, Teresa Petruccelli nata a Capua e residente nella sannita Guardia Sanframondi, Paolo Conte di Giugliano e Giuseppe Giaccio, il quale ci risulta sia la stessa persona che presiede un altro consorzio fantasma, quello della mela annurca campana igp. Se si va a guardare poi l’elenco dei soci del Consorzio, capisci subito cosa sia il disprezzo della spesa pubblica. Tutti consorzi ed enti di cui ci piacerebbe guardare le attività a fronte dei finanziamenti ricevuti.