L’ex sindaco Gerardo Massaro non dev’essere arrestato. E’ arrivata la decisione dei giudici del Riesame

26 Maggio 2020 - 16:23

PORTICO DI CASERTA – I giudici della dodicesima sezione penale del Riesame di Napoli, hanno confermato che l’ex sindaco di Portico di Caserta Gerardo Massaro, colui che fu assessore, Piefrancesco Morrone e gli altri indagati, non dovranno essere arrestati o subire misure cautelari.

Infatti, i giudici napoletani hanno rigettato l’appello proposto dal pubblico ministero del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, avverso all’ordinanza del GIP del maggio scorso, con la quale veniva rigettata la richiesta di applicazione di misure cautelari per Massaro, Morrrone, Angelo Piccirillo, Alessandra Falcone, Pasquale Piccirillo, Francesco Piccirillo (’54) Francesco Piccirillo (’61), Giovanni Iodice, Cosimo Cristillo, Ferdinando Iodice, Biagio Gravina, Giuseppe Gaudiano, Antonio Leggiero, Pasquale Massaro, Giuseppe, Maria Ginestra e Antonio Adelini. I giudici della corte napoletana hanno motivato questa decisione partendo dal presupposto che il tempo trascorso dati fatti contestati, parliamo degli anni 2014/2016, ha fatto sì che un’eventuale reiterazione dei comportamenti o l’inquinamento delle prove sia impossibile, considerato anche che Massaro non ricopre più la carica di sindaco e Angelo Piccirillo è in pensione dal 2018.

I fatti risalgono al periodo in cui l’amministrazione retta dall’allora sindaco Massaro era in carica. Al centro dell’inchiesta si trova un cambio di destinazione d’uso, da commerciale a civile abitazioni, del complesso edilizio Letizia costruito a Portico di Caserta. Secondo il Pubblico Ministero, il provvedimento sarebbe stato concesso solo per favorire Felice Letizia (recentemente deceduto) perché sarebbero mancati i presupposti della concessione, questo spiega perché è indagato il responsabile dell’area tecnica dell’epoca e la relativa dirigente. Inoltre, sarebbero stati commessi una serie di falsi nei vari sopralluoghi eseguiti sia presso il complesso edilizio, sia presso il campo sportivo. La Procura ha riscontrato nel comportamento degli indagati le mosse di un’associazione a delinquere e ha contestato i reati di abuso in atto di ufficio e di falso, impugnando anche il provvedimento di rigetto della richiesta di sequestro del distributore di carburante dell’ex sindaco Massaro nonché l’intero complesso edilizio dell’ imprenditore Letizia.