“Lezioni cinesi”, sabato la presentazione del volume di Francesco Grillo. Ecco chi ci sarà

7 Gennaio 2020 - 17:55

Caserta – (pm) Giunge attualissima e molto a proposito – se solo si pensa alle vicende che negli ultimi mesi stanno agitando Hong Kong, la regione amministrativa speciale della Cina – la presentazione del libro “Lezioni cinesi” edito da Solferino, che si terrà sabato prossimo 11 gennaio alle ore 16,30  presso la libreria Pacifico di via Alois, per chi voglia addentrarsi nella complessità del Paese del Dragone e dell’economia globalizzata.

Il saggio è dell’economista Francesco Grillo, Visiting Scholar dell’università di Oxford ed editorialista de “Il Messaggero“, che sarà presente alla serata per discuterne assieme con Daniela Caruso, professore in Chinese Studies presso l’International University for Peace-Onu di Roma, Pasquale Iorio delle Piazze del Sapere- AISLO e Giovanni Allucci del Consorzio Agrorinasce, con la moderazione di Nando Santonastaso, giornalista de “Il Mattino“.

Il volume analizza da una parte la Cina, stella dell’economia e dell’innovazione globale, ma anche della diminuzione dei poveri e dell’aumento della speranza di vita. Dall’altra l’Italia, agli ultimi posti per crescita tra i Paesi di un’Europa che sembra aver perso fiducia in se stessa. E si interroga su come si sia arrivati a questo punto. Per capirlo e trovare una via d’uscita occorre studiare – secondo l’autore – il miracolo dell’Impero di Mezzo e chiedersi come una società che non ha elezioni politiche abbia sviluppato strumenti di apprendimento collettivo straordinariamente efficaci che le consentono di adattarsi meglio a una rivoluzione tecnologica che sta cambiando ogni cosa.

Le Lezioni cinesi sono, per Francesco Grillo, quelle di brand globali come Alibaba, ma anche di aziende molto piccole come Iflytek, che cercano per prime di piegare le tecnologie alla vita quotidiana delle persone: degli anziani nelle università della terza età o dei contadini che usano droni per coltivare e vendere fragole. Tutti protagonisti di un grande balzo che non si può comprendere appieno senza analizzare la strana modernità di un’ideologia e di un Partito considerati superati, ma anche l’antica eredità filosofica di Confucio. Le pagine del volume fanno così conoscere imprenditori visionari, capi politici e intellettuali, contraddizioni e limiti di un modello, città fantastiche e sistemi d’istruzione, per scoprire le idee che servono all’Occidente per scuotersi da un torpore che lo accompagna da quando ebbe l’illusione, nel 1989, di aver «vinto tutto».

Ma il lavoro non si arresta alla sola analisi, perché in ultimo elabora dieci idee concrete (a cominciare dalla cittadinanza europea e dal ripensamento delle circoscrizioni elettorali) per scuotere, dal torpore di cui si diceva, l’Europa, la quale – si sostiene – ha perso il gusto della conoscenza. Con il poeta americano Thomas Stearns Eliot, il testo si chiede: “Dov’è la conoscenza che abbiamo perso nell’informazione? E dov’è la saggezza che abbiamo perso nella conoscenza?” Per affermare, infine, la conoscenza come “imperativo morale”, perché “è la conoscenza […] ciò che conta di più”, “più delle ricette che riempiono i programmi di partiti senza idee”.

Non solo temi economici, dunque, ma anche incursioni nel più ampio campo della metafisica più avvincente.

Un motivo in più per non mancare all’incontro.