L’INCREDIBILE VIDEO. Ore 6 di stamattina: l’inferno dei camion davanti allo Stir

5 Ottobre 2019 - 13:50

 

CASERTA(g.g.) Non sappiamo e, tutto sommato, non è importante stabilirlo, a quale identità risponda la voce impressa a corredo delle immagini di questo breve video. Però, una cosa la dobbiamo dire: questa persona e probabilmente svolge la professione di autista all’interno di una delle imprese dei rifiuti, che operano nei comuni della provincia di Caserta, meriterebbe di gran lunga il premio di giornalista dell’anno.

10 secondi di autentica e stringente cronaca. Un racconto, confezionato con spirito e simpatia, ma che allo stesso tempo dà la misura di quello che in pochi sanno, la misura della sofferenza e dei sacrifici di questi operai, i quali, mentre i sindaci e in generale i politici si trastullano in mille chiacchiere, mentre spostano le loro pedine, come se si trattasse di un gioco, e non della pelle viva della gente, assumono su di loro tutto il disagio, tutta la frustrazione di un lavoro assurdo, spesso e volentieri compiuto al di fuori delle ore prevista e senza alcuna remunerazione straordinaria.

Qui, la chiusura per manutenzione del termovalorizzatore di Acerra, è stata presentata come un intoppo, come una cosa tutto sommato non gravissima e non in grado di produrre disagi importanti alle popolazioni.

A parte il fatto che i disagi ci sono, eccome. E se questi sono più contenuti, è tutto merito di questo plotone di anonimi eroi che stanno in fila ore e ore per poter scaricare nello Stir di Santa Maria Capua Vetere, divenuto un centro multifunzionale, in cui non si capisce autenticamente più un cazzo su quello che avviene al proprio interno.

Questo video risale all’alba di stamattina. Il cielo è ancora completamente scuro e dunque si può pensare che sia stato girato un pò prima delle 6. Se andate ora, alle 13 e 40, davanti allo Stir, vedrete dei compattatori ancora in fila con autisti all’ottava o alla nona ora di attesa.

Lungi da noi l’idea di voler utilizzare questi documenti a scopo demagogico. Ma una cosa è certa: c’è un racconto, una narrazione della realtà, che rappresenta la parte più autentica e più reale della eterna e apparentemente irrisolvibile questione-rifiuti in provincia di Caserta. Ed è una storia che nessuno racconta, perchè come al solito, quelli che dicono di fare i giornalisti, ritengono che le notizie si prendano dall’alto, partano dalle veline dei potenti o dalle dichiarazioni tranquillizzanti, ma sistematicamente disinformate, quando non, addirittura, mendaci, dei sindaci o dei potenti di turno.

E invece le notizie nascono dal basso, si sviluppano nella faccia nascosta della luna. Per raccontarle occorrerebbero mezzi, risorse, al servizio di una mentalità che noi di CasertaCe abbiamo, ma che non possiamo sviluppare al 100% perchè è impossibile occuparsi di 100 cose in un territorio in cui, in settore pubblico, dove non funziona niente e dove l’80% degli attori attivi ruba, truffa, falsifica, compie abusi, in pratica, si pulisce ogni giorno il culo con le pagine del codice penale.

E allora, quando ci arrivano video come questi e un racconto di un operaio che vale più di 10 reportage paludati e impomatati con la vasellina del potere, noi siamo contenti e ci sentiamo, per una volta, aiutati dalla sorte.