L’ORO BIANCO DELLA CAMORRA. Mozzarella per mozzarella, formaggetta per formaggetta, ecco quanto ci guadagnava Walter Schiavone, assistito dai suoi fedelissimi Bianco, Baldascino e Diana

2 Luglio 2021 - 12:19

Nello stralcio dell’ordinanza che abbiamo deciso di pubblicare oggi, è contenuto prezioso materiale acquisito dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta, dalle informazioni date da 4 caseifici della penisola sorrentina. IN CALCE ALL’ARTICOLO LA VERSIONE INTEGRALE DEL CITATO STRALCIO

 

CASAL DI PRINCIPE – (g.g.) Affrontiamo rapidamente nella puntata di oggi del nostro focus sull’ordinanza emessa dal tribunale di Napoli su richiesta della Dda che ha condotto all’arresto, tra gli altri di Walter Schiavone, figlio di Francesco Schiavone Sandokan e fratello di Nicola, questioni concrete, il nocciolo delle cose: quanto ci guadagnava Walter Schiavone con la sua attività di distribuzione di prodotti lattiero-caseari? Ci arriviamo subito.

I carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Caserta che hanno svolto certosinamente la loro ennesima indagine anti camorra, si sono recati nelle sedi dei caseifici della penisola sorrentina, fornitori abituali dei distributori di Casal di Principe, cioè di quella Bianco Latte srl e di quello de I Freschissimi srls rispettivamente rappresentate da Antonio Bianco e da Nicola Baldascino, considerati entrambi meri prestanome di Walter Schiavone.

I caseifici raggiunti dai carabinieri sono stati Zi Monaco, Fior di Sorrento e Iemma. Dagli interrogatori emerge un dato sostanziale: la compravendita avveniva totalmente in nero. Lì non girava una fattura. Anzi, per essere precisi, racconta Melchiorre Acampora, che in una sola occasione gli fu chiesta. Accadde quando Antonio Bianco ne ebbe bisogno in quanto comunicò all’esercente napoletano, di essere sottoposto in quei giorni ad un controllo da parte dei carabinieri.

Per il resto, zero. Bianco Latte srl non ha mai presentato un solo bilancio. Il che la dice lunga su quelle che erano le intenzioni di chi dovette naturalmente costituirla, perchè occorreva comunque una partita Iva per alcune procedure di tipo tecnico contabile. Sempre rimanendo ai bilanci, se Bianco Latte chiede una sola fattura in tutti gli anni in cui opera, I Freschissimi chiudono un solo bilancio, precisamente dell’anno 2017, con 14mila 509 euro di disavanzo.

Per quanto riguarda il ruolo di Baldascino, questi spera di crescere da un punto di vista criminale, approfittando anche del fatto che Ivanhoe Schiavone, fratello minore di Walter, Nicola, Carmine ed Emanuele, non riassumeva in sè elementi caratteriali che potessero garantirgli un futuro da camorrista. Per cui Baldascino aspirava a diventare un vero e proprio luogotenente di Walter Schiavone. Quest’ultimo si preoccupò molto quando il citato Baldascino fu arrestato, al punto da allontanare la sorella Chiara dalla società I Freschissimi, in modo da rendere complicata una ricostruzione sull’identità di chi esercitava i veri poteri di amministrazione.

E veniamo ai cosiddetti conti della serva: nello stralcio di ordinanza leggerete i prezzi praticati dai caseifici napoletani a Banco Latte e I Freschissimi. Senza  ulteriori specificazione, perchè del fatto che non ci fossero fatture, che tutto avvenisse in nero, il fatto che una di queste aziende non abbia mai presentato un bilancio mentre l’altra l’ha fatto una sola volta, rende sostanzialmente irrilevante identificare il venditore e l’acquirente.

Leggerete i prezzi di singoli prodotti. Per fare un esempio, al caseificio “Zì Monaco”, venivano praticati questi costi: fiordilatte + provola + cacio 5,50 €; ricotta 2,50 €; burro 4,50 €. Il resto del listino lo potete leggere nello stralcio in basso.

L’autorità inquirente, cioè la Dda, fa una stima, assorbita pienamente dal gip, del profitto, garantito da queste forniture a Walter Schiavone e al clan dei casalesi. Questi spendevano circa 50mila euro al mese. Spendevano, fino ad un certo punto, perchè, come andremo poi a vedere, pagavano con molta calma ed incassavano, rispetto a questo volume di approvvigionamento, circa 65mila euro al mese, in questo caso, per ovvi motivi, euro per euro, senza dover fronteggiare il problema di pagamenti dilazionati. Insomma, c’era un margine di profitto di circa 15mila euro al mese, che secondo la magistratura, ha garantito una cifra di prossima ai 200mila euro di guadagno.

Naturalmente tutti soldi messi in tasca, tenendo conto che oltre alle fatture e ai bilanci, queste due società non hanno neppure mai presentato una dichiarazione dei redditi per il pagamento dell’Ires.

Vi rinnoviamo, come facciamo alla fine di ogni articolo di questo genere, l’invito a seguire le prossime puntata del focus sulle attività economiche nel settore lattiero caseario di Walter Schiavone.

Post scriptum: i soldi, da Antonio Bianco ed Armando Diana, li andava a ritirare Gaetana Vittorio, detta Tania, compagna di Walter Schiavone. Erano i tempi in cui questi stava ai domiciliari a Macchia d’Isernia. Lei si portava presso il casello Caianello oppure si recava direttamente in agro aversano, nelle sedi aziendali di San Marcellino e/o Villa di Briano.

 

QUI SOTTO LO STRALCIO DELL’ORDINANZA

Le entrate delle suddette attività vengono rendicontate, con cadenza settimanale, direttamente a Walter SCHIAVONE (dal 23.2.2017 sottoposto al regime degli arresti domiciliari in Macchia D’Isernia), per il tramite della compagna VITTORIO Gaetana, detta Tania, la quale mantiene costanti rapporti con BIANCO Antonio e DIANA Armando, deputati, come già detto, alla gestione dell’attività imprenditoriale. 

I Carabinieri tramite sia intercettazioni che pedinamenti accertavano altresì che Gaetana VITTORIO, al fine di riscuotere gli introiti delle attività in esame, incontrasse i sodali Bianco Antonio e Diana Armando all’uscita del casello autostradale di Caianello (CE) oppure recandosi personalmente presso le sedi aziendali, ubicate dapprima nel comune di San Marcellino e  successivamente nel comune di Villa di Briano. 

Il progetto di ampliamento d’impresa ha poi subìto un rallentamento in seguito al citato arresto di BALDASCINO Nicola, socio unico della nuova società “I Freschissimi”, tanto da obbligare Walter Schiavone a determinare un mutamento degli assetti. A tal fine, infatti, quest’ultimo decideva di differenziare i compiti di Diana e Bianco, ritenendo che quest’ultimo (già individuato nel medesimo ruolo in altre attività d’indagine), unitamente al Baldascino, rappresentasse la causa dell’attenzione da parte degli inquirenti e nel contempo allontanando addirittura la sorella Chiara, quale ragioniera presso l’azienda, al fine di evitare qualsiasi accostamento tra le società e la famiglia Schiavone.

  • 5.1. Vicende societarie delle società “Bianco Latte” ed “I Freschissimi”.

 

Per l’analisi delle vicende societarie delle imprese controllate da Walter SCHIAVONE junior si riporta il riepilogo contenuto nell’informativa del 12 dicembre 2018, pag. 4-10. A ciò si aggiungono le risultanze integrative contenute nella nota del RONI Carabinieri di Caserta del 9 giugno 2020, a cui sono anche allegati gli esiti degli accertamenti patrimoniali e reddituali svolti sugli indagati e sulle altre persone fisiche che hanno partecipato come soci alle imprese in esame.  

  •  Bianco Latte società a responsabilità limitata semplificata, P.I. 04108200611.

Società a responsabilità limitata semplificata denominata BIANCO LATTE s.r.l.s., costituita il 13 novembre 2015 da BIANCO Antonio, amministratore unico, innanzi al notaio DECIMO Antonio di Santa Maria Capua Vetere, come da atto costitutivo. Il capitale sociale investito ammonta a € 900,00 (novecento) interamente versato dall’unico socio BIANCO Antonio. La società è stata iscritta alla CC.I.AA. il 26.11.2015, con inizio dell’attività di commercializzazione all’ingrosso di prodotti lattiero caseari in data 11.01.2016; si riporta qui di seguito la sintesi dell’assetto societario: 

 

Ragione sociale BIANCO LATTE srls

Sede legale: Villa di Briano (CE) via Ugo La Malfa 5

P. iva: 04108200611

Oggetto sociale commercio all’ingrosso di prodotti lattiero caseari
Nr. iscriz. REA CE – 299176 Capitale Sociale 900
Data iscriz. REA 26/11/2015 Quota in € Percent
Ammin. Unico BIANCO Antonio, nato a Maddaloni (CE) il 14/6/1980 cf: BNCNTN80H14E791E 900 100%
Note La società veniva costituita il 13/11/2015 innanzi al notaio DECIMO Antonio da BIANCO Antonio.

Inizio attività 11.01.2016

Numeri addetti all’impresa 1 

Data ultimo protocollo 8/9/2017

 

Le interrogazioni alle banche dati in dotazione alle FF.PP., in sintesi, hanno permesso di accertare sul conto della società, dall’atto della sua costituzione sino ad oggi, quanto segue:

  • Non ha mai presentato bilanci societari;
  • Sin dall’inizio dell’attività non risulta aver presentato dichiarazioni dei redditi;
  • Da interrogazione banca dati INPS non risulta avere dipendenti;
  • Agli atti del registro della banca dati dell’Agenzia delle Entrate risulta registrato un contratto di locazione stipulato il 3.11.2016 presso l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate di Aversa (Rif. Serie 3T Numero 009588) e trattasi di una locazione di immobile ad uso diverso dall’abitativo per un valore di € 1.200 Euro la cui controparte è MARANGELLA Lucia, nata a Napoli il 07.02.1952 – MRNLCU52B47F839T. (Trattasi del locale deposito della BIANCO LATTE srls con sede a san Marcellino su Corso Europa 244);
  • Non risulta intestataria di beni immobili; 
  • Non risulta intestataria di veicoli;
  • Da accertamenti presso l’agenzia delle Entrate di Roma la società non risulta essere intestataria di nessun rapporto di credito.

(cfr. all. nr.2 scheda patrimoniale BIANCO Antonio)

La società è stata poi sciolta, con cancellazione dal registro delle imprese del 21.2.2020 (cfr. inf. int. 9 giugno 2020 cit., pag. 10). 

  •  I Freschissimi s.r.l.s. P.I. 04240980617.

La società è stata costituita da BALDASCINO Nicola,  amministratore e socio unico, il 5 giugno 2017, innanzi al notaio DECIMO Antonio di Santa Maria Capua Vetere, come da atto costitutivo. BALDASCINO Nicola è stato amministratore unico della società sino al 04 luglio 2018, quando, in propria sostituzione, subentra DESIDERIO Daniela, nata a Napoli il 12/06/1995 (c.f. DSDDNL95H52F839L). Il capitale sociale investito ammonta a  € 1.000,00 (mille) interamente versato dall’unico socio BALDASCINO Nicola. La società è stata iscritta alla CC.I.AA. il 09.06.2017, con inizio dell’attività di commercializzazione al dettaglio di prodotti alimentari confezionati e non confezionati e bibite in data 16.06.2017; si riporta qui di seguito la sintesi dell’assetto societario:

 

Ragione sociale I FRESCHISSIMI SOCIETA’ A RESPONSABILITA’ LIMITATA SEMPLIFICATA 

Sede: Parete via Guglielmo Marconi 107

P. Iva: 04240980617

Oggetto sociale Commercio al dettaglio di prodotti alimentari confezionati e non confezionati e bibite 
Nr. iscriz. REA CE – 310423 Capitale sociale € 1.000,00
Data iscriz. REA 09/06/2017 Quota  Perc
socio unico BALDASCINO Nicola, cl. 1977 1.000 100 %
Amministratore unico fino a luglio 2018 BALDASCINO Nicola nato a Casal di Principe il 16.05.1977, cf. BLDNCL77E16B872Y 

CEDE LA CARICA A DESIDERIO Daniela

Amministratore unico  DESIDERIO Daniela nominata con atto del 18/06/2018

Data iscrizione: 04/07/2018

Società costituita il 5.6.2017 da BALDASCINO Antonio innanzi al notaio DECIMO Antonio di Santa Maria Capua Vetere.

Attiva dal 16/06/2017

Il 04/07/2018 BALDASCINO Nicola, cede la carica di amministratore unico a DESIDERIO Daniela 

Nr. 4 lavoratori addetti al 31/12/2017

Nr.2 lavoratori addetti al 30.06.2018 

 

Le interrogazioni alle banche dati in dotazione alle FF.PP., in sintesi, hanno permesso di accertare sul conto della società, dall’atto della sua costituzione sino ad oggi, quanto segue:

  • Da interrogazione INPS la società aveva alle dipendenze i seguenti lavoratori:

 

Numero lavoratori addetti al 31/12/2017.

 

  1. VOLUME D’AFFARI.
  • 5.2. Le prime intercettazioni e testimonianze sulla gestione dell’attività della Bianco Latte e gli esiti della perquisizione nei confronti del Bianco. 

 

Circa il calcolo del reale volume d’affari delle società sopra indicate, è stato possibile effettuare una stima approssimativa, mettendo a confronto i dati rilevati da: intercettazioni; dichiarazioni di ACAMPORA Melchiorre, distributore dei prodotti dell’azienda “Zi Monaco”, di STAIANO Giovanni, titolare dell’azienda “Caseificio Fior di Sorrento”, di IEMMA Antonio, titolare dell’azienda casearia “IEMMA”; documentazione acquisita presso l’abitazione di BIANCO Antonio, sede legale ed operativa della “Bianco Latte”, nel corso della perquisizione effettuata in data 14.6.2018. 

La stima è stata realizzata tenendo presente i quantitativi delle forniture, rilevabili dalle s.i., i prezzi d’acquisto ed i prezzi praticati ai clienti, vergati a mano su fogli bianchi presenti tra la documentazione sopra indicata (nr. 1 elenco).

In particolare analizzando la pagina dell’elenco contraddistinta dalla voce (prezzi d’acquisto), si evincono i prezzi d’acquisto dei prodotti forniti da: 

 

  • caseificio “STAIANO”: FDL (ndr fiordilatte) + PROVOLA TERMO  3,20 €; CACIO 4,10 €, JULIENNE 4,70 (mozzarella tagliata a listelli) 4,70 €; FDL (fiordilatte) 0, 500 3,00€.
  •  caseificio “ZI MONACO”: FDL (ndr fiordilatte) + PROVOLA + CACIO 5,50 €; RICOTTA 2,50 €; BURRO 4,50 €
  •  “REGINELLA”: BUFALA 7,00 €
  •  PUGLIA (indicazione generica per indicare un fornitore della Puglia): BURRATE 6,00 € al kg; RICOTTE DOLCI 6,20 €  
  • caseificio “MICHELE”: FORMAGGIO 4,00 € 

 

Altresì, nelle pagine successive dell’elenco indicato si individua la lista clienti ed i prezzi a loro  praticati, sui quali è possibile calcolare approssimativamente la percentuale di guadagno. 

Pertanto, l’analisi complessiva dei dati a disposizione, ha consentito di risalire sia al valore commerciale della merce acquistata, stimato approssivamente in 50.000 euro mensili, che ai guadagni, quantificati in 15.000 euro mensili circa e corrispondenti al 30% circa di ricarica sul prezzo d’acquisto.  

A sostegno di quanto sopra:

 

  • Stralcio delle s.i., rese da ACAMPORA Melchiorre il 15.6.2018:

 

…OMISSIS…

Premetto di essere dipendente del noto caseificio “Zi Monaco” di Agerola da circa 5 anni, il mio compito è quello di distribuire i prodotti “Zi Monaco”, consistenti in provole, formaggi, fiori di latte  e ricotta, di procacciare clienti a cui consegnare i nostri prodotti. Mi chiedete con chi ho a che fare nella provincia di Caserta, nel senso a chi consegno i nostri prodotti e io vi rispondo che da circa 4/5 anni consegno in questa provincia i miei prodotti esclusivamente ad Antonio Bianco, che se non erro, dovrebbe essere titolare della ditta denominata “Bianco latte”, anche se in verità non ci è mai stata una fatturazione fra Zi monaco e la Bianco latte la prima è stata emessa in data 14.06.2018 quando  Antonio Bianco mi ha informato che necessitava di una fattura in quanto vi era in corso un controllo da parte dei Carabinieri dei NAS. –—————————–//

….OMISSIS…. (cfr all. nr. 4)

Per raccontarvi una media giornaliera possiamo quantificarla in 500/600 euro giornalieri. 

…OMISSIS…

  • Stralcio delle s.i., rese da STAIANO Giovanni:

…OMISSIS…

Devo anche aggiungere che da circa sei-sette mesi ovvero per l’anno 2018 ho consegnato ad Antonio provole e fior di latte in nero cioè senza fattura, così come da lui stesso richiesto. Mediamente, fin dall’inizio dei rapporti, abbiamo consegnato ad Antonio circa 50 kg giornalieri di prodotti. Noi produciamo solo provole e fior di latte derivati vaccini.—///

 ….OMISSIS… (cfr all. nr. 5)

  • Stralcio delle s.i., rese da  IEMMA Antonio:

…OMISSIS…

ADR: Ricordo che DIANA Armando circa 2 anni fa  mi propose di vendere un consistente quantitativo giornaliero di mozzarella di bufala a Bianco Antonio, concordammo con quest’ultimo il prezzo e modalità di consegna e fatturazione. Ovvero Antonio Bianco mi disse che veniva lui o suoi collaboratori a ritirare giornalmente circa 20 chili di mozzarella nei primi due mesi, poi aumentammo il  quantitativo vertiginosamente fino a consegnargli 150 chilogrammi di mozzarella al giorno. …OMISSIS… (cfr. all. n. 6). 

–   Documentazione acquisita in data 14.6.2018 presso l’abitazione/deposito di BIANCO Antonio; ( cfr all. nr. 7 – annotazione di P.G. del 15.6.2018 – punto nr.1).