Lutto nel podismo, addio a Demetrio Rima
26 Agosto 2025 - 17:29

Folgorato a 58 anni mentre lavorava a Francolise: l’atleta della Run Lab lascia un vuoto profondo nella comunità sportiva
FRANCOLISE / SPARANISE / CASAL DI PRINCIPE (Pietro De Biasio) – Il sole di fine agosto ieri pomeriggio si è portato via troppo presto un uomo, un padre, un atleta. La tragedia si è consumata a Sant’Andrea del Pizzone, frazione di Francolise, al confine con Sparanise, nel cuore dell’Agro Caleno. Lì, mentre era impegnato in lavori di manutenzione in una cabina elettrica dell’Enel, Demetrio Rima, 58 anni, originario e residente a Casal di Principe, ha perso la vita folgorato.
Operaio della ditta Cebat Spa di San Cipriano d’Aversa, nonostante l’immediato intervento dei soccorsi del 118, per lui non c’è stato nulla da fare. Un dolore che ha colpito con la stessa forza anche il mondo dello sport amatoriale, dove Demetrio era molto più che un semplice podista. Tesserato e atleta di punta della Run Lab, era parte integrante della vita della società guidata dal presidente Lorenzo Vanacore. È stato proprio quest’ultimo a dare la notizia sulla pagina della società sportiva, lasciando trapelare tutta la commozione: «Oggi ci ha lasciato un amico con cui ho condiviso chilometri, fatiche e sorrisi. Abbiamo corso insieme tante gare e ho avuto il privilegio di starti accanto, consigliarti e vederti crescere come atleta. Porterò sempre con me il ricordo della Tua determinazione e della Tua amicizia sincera, del Tuo attaccamento alla nostra Società, la Nostra Famiglia. Ci ritroveremo a correre con indosso i nostri colori prendendoci in giro come abbiamo fatto sempre».
Demetrio era arrivato alla corsa passando dalla bicicletta, dove si era distinto come scalatore duro e rispettato. Nel running aveva trovato un nuovo campo di sfida, cucendosi addosso i colori della Run Lab e diventandone uno dei simboli. Non saltava mai una gara: circa 50 all’anno, tra maratone, mezze e prove su strada. A gennaio era stato a Siviglia, a marzo a Parigi, dove aveva coinvolto anche compagni di squadra come Bernando Cirillo e Antimo Russano, col supporto del fratello che vive lì da oltre trent’anni. In Italia aveva macinato chilometri da nord a sud: Firenze, Roma, le classiche mezze, con Venezia già segnata in agenda per l’autunno, insieme ad altri 40 compagni di squadra. Un atleta capace di correre i 21 chilometri a ritmo di 4’ al km, ma soprattutto un uomo di gruppo, parte anche dell’ossatura organizzativa del sodalizio Albanova. Sempre preciso, rispettoso, appassionato.
In ogni gara non mancava mai la sua presenza, così come non mancava la figlia Simona, inseparabile, al suo fianco durante gli eventi Run Lab. La sua scomparsa improvvisa lascia un vuoto che va oltre i numeri e i tempi di gara. Perché Demetrio era il classico atleta che sapeva fare squadra, che sapeva trasmettere entusiasmo, che sapeva far crescere gli altri con l’esempio quotidiano. Un maratoneta instancabile e un amico per tutti. Domani, quando i suoi compagni indosseranno ancora una volta la maglia della Run Lab, sarà impossibile non pensare a lui. E ogni chilometro corso porterà con sé il ricordo di chi, fino all’ultimo giorno, aveva fatto dello sport la sua passione di vita.