Macrico come zona verde della città, fissato il calendario per la raccolta delle firme. ECCO DOVE TROVARE LE POSTAZIONI
1 Febbraio 2020 - 16:57
CASERTA (pm) – Il Comitato Macrico Verde ha fissato il nuovo calendario per la raccolte delle firme alla petizione popolare che ha indetto a metà di questo mese perché il consiglio comunale, ai sensi dello statuto comunale, deliberi la destinazione dell’ultima zona verde della città a parco pubblico integrale.
L’obiettivo considerato realizzabile dai promotori è quello di raccogliere, entro il prossimo giugno, almeno diecimila firme di casertani, che pesino nei confronti degli amministratori comunali perché abbandonino finalmente ogni ipotesi di un diverso utilizzo dell’area.
La generalizzata condivisione della cittadinanza quanto all’idea del Macrico Verde, che constatiamo nelle comuni persone, nei casertani in genere che giornalmente incontriamo, contrariamente al sospetto atteggiamento del governo cittadino che non si risolve in attesa non si capisce bene di che cosa, ci fanno dire che, entro la data di chiusura della petizione, quel numero di firme, benché alto, sarà raccolto.
E’ inspiegabile che – per modo di dire, naturalmente, perché il capoluogo è la sentina del peggio – mentre il PD
Anzi, da qualche tempo, il tradizionale atteggiamento di noncuranza si è convertito in spregiudicatezza istituzionale, come denunciato proprio in queste ore dai consiglieri comunali di minoranza del gruppo consiliare Speranza per Caserta ( in calce, il comunicato stampa). In aperta violazione dello statuto e del regolamento comunale, l’opposizione non riceve riscontro alle proprie richieste sia di accesso agli atti che di dibattito assembleare nelle materie sensibili.
Come dicono i consiglieri denuncianti Norma Naim e Francesco Apperti il fatto è di una gravità inaudita perché distorce il gioco democratico. Ma non concordiamo con loro – se consentono – quando immaginano, ci pare, che la soluzione stia in palazzo Castropignano, perché lì non ne vogliono sapere e giocano a divagare.
Per non perdere altro tempo, compulsino finalmente gli organi di vigilanza degli enti locali, che pure esistono, destandoli dal loro torpore, troppo volte assenti in queste partite, come dimostra l’altro caso clamoroso del consorzio ASI di Caserta della Pignetti.
Per tornare in argomento, ancora una volta invitiamo i lettori di Casertace.net ad aderire alla petizione per il Macrico Verde recandosi a firmare presso uno dei gazebo che vengono allestiti dal comitato promotore, non dimenticando diportare con sé un documento di riconoscimento. Con una semplice firma e poco sforzo potranno dare una svolta alla qualità della vita di questa città, per troppo tempo lasciata in preda alla più totale speculazione edilizia.
Qui di seguito le date dove trovare le postazioni, del Comitato Macrico Verde, per firmare la petizione:
2 febbraio 2020 – Largo San Sebastiano – dalle ore 10,00 alle 13,00;
9 febbraio 2020 – Largo San Sebastiano – dalle ore 10,00 alle 13,00;
16 febbraio 2020 – Via Mazzini, altezza nr. civico 2 – dalle ore 10,00 alle 13,00;
26 febbraio 2020 – Via Mazzini, altezza nr. civico 2 – dalle ore 10,00 alle 13,00:
E’ inoltre possibile firmare ogni domenica presso le comunita’ parrocchiali di Mezzano e Casolla, come sotto riportato:
1.Chiesa “S. Lorenzo” in Casolla ogni domenica dalle 11.00 alle 12.30 e dalle 18.00 alle 19.30
2. Chiesa “S. Maria Assunta” in Mezzano dalle 8.00 alle 9.00 e dalle 12.00 alle 13.30
3 Chiesa “S. Rufo” in Piedimonte dalle 9.00 alle 10.00.
Presso il Ristorante “Il Cortile”, in via Galilei a Caserta, tutti i giovedì sera dalle ore 20,00 alle 22,30.
Nella foto, una fila di cittadini che attendono di firmare la petizione ad uno dei gazebo allestiti le scorse domeniche.
QUESTO IL COMUNICATO STAMPA DI SPERANZA PER CASERTA
SPERANZA PER CASERTA, ATTACCO FRONTALE SU MACRICO E PUC: “ATTI NEGATI E DELIBERE INSABBIATE, AMMINISTRAZIONE VERGOGNOSA”
Sempre più clamoroso ed intollerabile quello che sta succedendo al Comune di Caserta! I Consiglieri Comunali di Speranza, Naim ed Apperti, sono costretti per l’ennesima volta a denunciare le continue e reiterate violazioni dei loro diritti e la assoluta mancanza di trasparenza nelle attività dell’Ente. Due, in particolare, le incresciose vicende di questi giorni, che si sommano alle tante vicissitudini dei mesi e degli anni scorsi. La prima riguarda la proposta di deliberazione, sottoscritta anche dai Consiglieri Fabrocile (LeU) e Mario Russo (passato ad Italia Viva) con cui si chiede la discussione in Consiglio Comunale di una variante al PRG, per la Classificazione Urbanistica dell’area ex MA.C.RI.CO quale area “F2” ossia “territorio inedificabile destinato alla realizzazione di giardini pubblici, con i relativi arredi fissi richiesti per la loro più completa fruizione”. “Sembra incredibile – spiega Apperti – la proposta è protocollata il 23 maggio scorso e fino ad oggi, nonostante gli sfiancanti e continui solleciti scritti e verbali, non è ancora neanche transitata al dirigente all’urbanistica per il parere di competenza! Ormai non possiamo più parlare di semplice inefficienza amministrativa, di lentezza della burocrazia: oltre otto mesi per la più semplice delle pratiche, significa vergognosa violazione del regolamento delle attività consiliari, ma soprattutto palese volontà di non portare in Aula Consiliare un tema così scottante come il destino dell’area ex Macrico”. Un argomento, quello dell’area di proprietà dell’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero, strettamente legato a quello dell’approvazione del PUC. Ed anche qui, i consiglieri di Speranza continuano a sbattere su “muri di gomma” eretti dall’Amministrazione. “A novembre scorso – racconta Norma Naim – presentammo richiesta di accesso agli atti per visionare quanto depositato il 31 ottobre dai progettisti dello Studio Pica Ciamarra, e soprattutto per ricevere copia digitale della voluminosa e complessa documentazione. Ebbene anche qui in violazione dei più elementari diritti del Consigliere Comunale, i dirigenti oppongono un immotivato silenzio e non consegnano i file, il tutto senza uno straccio di risposta scritta e formale! Siamo francamente stufi di questa mancanza di rispetto, non verso di noi ma verso i tanti cittadini che rappresentiamo, e ci siamo già attivati con il supporto di un legale depositando una nuova istanza formale, che si tradurrà in un ricorso amministrativo se non soddisfatta con tempestività”
Caserta, 30 gennaio 2020