MADDALONI. Maltrattamenti nel Villaggio dei Ragazzi, docente assolta

8 Giugno 2021 - 16:22

MADDALONI – La Corte di Appello di Napoli ha dichiarato prescritto il reato di maltrattamenti per quattro educatori – condannati in primo grado – del Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni, storica istituzione che dal 1946, con il suo Convitto e le sue scuole frequentati da ragazzi disagiati e non, rappresenta un fondamentale punto di riferimento per il territorio. I giudici di secondo grado hanno inoltre assolto, accogliendo la richiesta della Procura Generale, l’insegnante Maria Iesu (difesa da Alessandro Barbieri e Claudio Botti), condannata in primo grado a due anni e sei mesi, che rispondeva anche di violenza sessuale.

I quattro educatori e la docente furono arrestati nel 2011, in seguito alle indagini della Polizia di Stato, da cui emersero abusi fisici e morali nei confronti di giovani studenti del Convitto interno al Villaggio, di eta’ compresa tra gli 11 e i 16 anni; nell’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, furono indagati anche altri sei educatori.

I fatti contestati risalivano al 2009, quando il Villaggio dei Ragazzi era gestito dai Legionari di Cristo e dalla Curia di Caserta, mentre oggi e’ amministrato da un Commissario nominato dalla Regione. In primo grado, nel maggio 2017, il tribunale di Santa Maria Capua Vetere – collegio presieduto da Orazio Rossi – condanno’ con pene dai 2 anni e due mesi fino ai 3 anni e sei mesi gli educatori Domenico Bellucci, Francesco Edattico (entrambi difesi da Mariano Omarto), Gianluca Panico, Vincenzo Crisci e l’insegnante Maria Iesu, mentre per gli altri sei imputati (per i quali la Procura non ha presentato appello) pronuncio’ sentenze di assoluzione e prescrizione. Pochi mesi dopo la condanna, i quattro educatori furono reintegrati nel proprio posto di lavoro al Villaggio, dove sono tuttora in servizio (solo Bellucci nel frattempo e’ andato in pensione). Ecco quindi la sentenza della Corte d’Appello, che chiude forse definitivamente la vicenda.