MADDALONI. Raffica di contagi tra gli infermieri dell’ospedale covid. Ora c’è aria di rivolta. I medici si proteggono e fanno bene

8 Novembre 2020 - 12:46

Sono soprattutto loro che si espongono all’interno dei reparti zeppi di ricoverati con l’infezione

MADDALONI (g.g.) – Ormai nel covid center di Maddaloni si è arrivati ad un punto di non ritorno. Il numero di infermieri contagiati dal virus è in costante aumento, stamattina il clima era pesantissimo e c’era addirittura aria di rivolta.

Soprattutto il b è quello ad essere esposto al contatto con il gran numero di degenti all’interno della struttura dedicata solo a i malati di covid. Seppur protetti dalle dai dispositivi, in pratica dai famosi scafandri, il contatto con i pazienti porta molto spesso a a contrarre il virus.

I medici da parte loro, comprensibilmente sono molto meno a contatto con i pazienti e lavorano soprattutto da dietro alla alle vetrate di isolamento, limitandosi a verificare esaminare le cartelle cliniche gli esiti delle analisi fornendo poi agli infermieri le direttive di azione.

Ma questa situazione non è più tollerabile perché gli infermieri non ritengono più di voler continuare ad essere carne da macello rispetto ad una disorganizzazione che ormai veramente è imbarazzante in tutti quanti i settori. L’ASL di Caserta, la sua presunta governance, che già in tempi ordinari ha mostrato carenze importanti, è rimasta letteralmente nuda e nella sua incapacità e soprattutto nelle sue molto insufficienti competenze di fronte ad un ad un’emergenza la cui entità non era prevista.

La conseguenza non poteva essere diversa da una amplificazione di questi livelli insufficienti del presunto management sanitario, partendo dal direttore generale Ferdinando Russo, che governa l’ASL di Caserta.