Magliocca gioca sulle diffide: occorreranno 5 mesi perchè il Cda di TdL decada. Intanto ecco cos’ha promesso a Dello Vicario e a Della Valle ad AVERSA
18 Giugno 2018 - 12:25
AVERSA – (g.g.) Norme alla mano, la prima diffida dell’ufficio per gli interventi in materia di parità e pari opportunità, che ha il suo quartier generale nelle stanze della presidenza del consiglio dei ministri, arriverà tra una sessantina di giorni.
Al socio unico di Terra di Lavoro spa, cioè all’amministrazione provinciale verrà detto di riequilibrare la rappresentanza di genere all’interno del Cda di Terra di Lavoro, oggi costituito solo da maschi precisamente dal neo presidente Teoli, voluto da Raffaella Zagaria ma soprattutto dal papà imprenditore di questa, da Cesare Cuccaro, uomo che si proclama di centrosinistra, ma che puntella la maggioranza che regge Giorgio Magliocca alla carica di sindaco di Pignataro e infine l’indicazione del consigliere regionale Bosco (insomma, un cda di centrosinistra nominato da un presidente di centrodestra) che ha consentito al bellonese Steve Stellato di entrare a far parte della stanza dei bottoni.
Allorquando, sicuramente, l’amministrazione provinciale non risponderà alla diffida, partirà una seconda diffida, anch’essa di 60 giorni e arriveremo a fine ottobre, inizio novembre. Questa seconda diffida conterrà un avvertimento che, collegato all’obbligo ad adempiere, sancirà che decorso inutilmente detto termine (cioè i secondi 60 giorni) i componenti dell’organo sociale interessato decadono e si provvede alla ricostituzione dell’organismo nei modi e nei termini previsti dalla legge e dallo statuto.
Dunque 60 più 60 fanno già 4 mesi. Più dei tempi tecnici per le notifiche e forse si arriverà a 5. Insomma a novembre inoltrato. Un tempo che Magliocca spera di utilizzare per riequilibrare la situazione a partire dal ristoro da attribuire a Steve Stellato, il maggiore indiziato ad uscire dal Cda per far posto ad una donna.
Chi segue a 360 gradi il racconto della politica da parte di CasertaCe, sa che da qualche settimana, il consigliere provinciale, nonché consigliere comunale di Santa Maria Capua Vetere Francesco Petrella sembra essere molto deciso nella sua richiesta di essere nominato assessore nella sua città. Ciò implicherebbe le dimissioni da consigliere comunale e la perdita del requisito fondamentale per essere anche consigliere provinciale. Al suo posto entrerebbe anche Steve Stellato e l’operazione avrebbe anche una sua compensazione.
Per intanto, sempre muovendosi sopratutto all’interno del vecchio perimetro di Alleanza Nazionale, cioè il suo, Magliocca prepara una rivoluzione ad Aversa. Accantonati tutti gli uomini di Zinzi, a partire dal coordinatore cittadino De Cristofaro junior, si va verso un re-ingresso dalla porta principale nelle stanze che contano di Gianpaolo Dello Vicario, il quale, non a caso, si è dimesso o si sta dimettendo dalla carica di consigliere comunale, in cui sarà sostituito dalla figlia di Marino, l’imprenditore vicino, anzi vicinissimo, a Massimo Grimaldi e ben presente alle ultime elezioni regionali.
Pare che per Dello Vicario sia già pronta una poltrona alla guida della Gisec società che gestisce gli impianti di smaltimento dei rifiuti, o in un altro ente.
Dello Vicario porterebbe con sè anche un’altra vecchia conoscenza della politica aversana, cioè Gino Della Valle, l’uomo che riempì Aversa di paletti d’acciaio, dopo il suo accordo con un imprenditore del settore che, se non ricordiamo male, di cognome faceva Capone.