MARCIANISE. 650 euro spesi senza un perché per pagare un amico di Velardi che ha organizzato la presentazione di un libro

27 Giugno 2022 - 18:24

MARCIANISE – Il pugliese Giuseppe Semeraro è uno di quelli che si è inventato un mestiere.
Non lo diciamo certo in termini negativi o canzonatori. Sul serio, in certe regioni del Sud ma soprattutto in certe aree della Campania, chi fa politica, soprattutto i sindaci, ha la costante necessità di manifestare se stesso come un vero paladino o comunque come una persona attenta alle questioni della legalità. Una necessità che non sempre è mossa dal candore della buona fede.
Ma non è di questo che vogliamo parlare, ma dei 650 euro spesi da Antonello Velardi, ovviamente non di tasca sua, ma attingendoli dalle casse del Comune di Marcianise per pagare il buon Semeraro in quanto organizzatore del convegno, di cui abbiamo scritto qualche settimana fa (CLICCA QUI) tenuto nella scuola dove è stato presentato il libro “Noi, gli uomini di Falcone”.
Spendere 650 euro per presentare un libro in una scuola è un fatto spiegabile solo con la buona disponibilità di un sindaco o un’amministrazione nei confronti della persona che questi soldi deve intascare, dato che non ci vuole certo un organizzatore di eventi per presentare un libro e collocarvi intorno un adeguato parterre.

Però, a dirla tutta, pur non conoscendolo di persona, questo Semeraro ci sta proprio simpatico: uno che, infatti, ha organizzato un evento per il Comune di Casapesenna intitolato “Giornata della Legalità”, alla presenza del sindaco (nonché neo-delegato, da consigliere provinciale, alla viabilità di Terra di Lavoro) e probabilmente alla presenza di suo fratello Raffaele, per gli amici Lello, già vicesindaco di Casapesenna, in pratica numero due di Fortunato Zagaria e oggi a dir poco controverso dirigente a molte cose al Comune di Teverola.
Abbiamo trovato traccia della partecipazione di Antonello Velardi ad alcuni eventi organizzati dal Semeraro in Puglia nel febbraio scorso.
Non è improbabile che in quel caso, legittimamente abbia ricevuto un giusto rimborso spese per la sua presenza.

Avrebbero detto certi filosofi dell’antichità: un vero e proprio sincretismo a fin di bene, un vero e proprio slancio reciprocamente effettuato verso l’obiettivo della testimonianza civile dei valori della buona e onesta amministrazione.

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