MARCIANISE. Accusata di lesioni gravissime dopo l’incidente. Nota professionista si salva dal processo

6 Luglio 2021 - 18:06

MARCIANISE – C’è stata una svolta nella vicenda che ha coinvolto una professionista di Marcianise, C.C., che, a causa di un incidente stradale in cui la vittima, aveva avuto, nel tempo, quasi novanta giorni di prognosi (il primo referto ospedaliero indicava una prognosi di 30 giorni), era stata iscritta nel registro degli indagati dalla Procura sammaritana  che gli contestava l’art. 590bis c.p.  (lesioni personali stradali gravi o gravissime). La medesima procura, aveva notificato all’indagata l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, atto prodromico alla richiesta di rinvio a giudizio.

Il difensore dell’indagata, l’avvocato Salvatore Gionti, nei termini di legge provvedeva a depositare memoria difensiva nell’interesse della propria assistita evidenziando, in particolare, come il  concetto di gravità della lesione non può che ricavarsi dalla definizione data dall’art. 583 c..p. che, nel caso di specie, stante l’assenza di lesioni permanenti, rilevava sotto l’ unico aspetto della durata della malattia.
Rispetto a tale ultimo aspetto, evidenziava la difesa che: in ambito penale, la nozione di “malattia” costituiva della fattispecie della lesione personale (sia dolosa che colposa) non comprende tutte le alterazioni di natura anatomica, bensì solo quelle da cui deriva una limitazione funzionale una compromissione delle funzioni dell’organismo, anche non definitiva, ma comunque significativa.

Pertanto, la difesa, alla luce del primo certificato – 30 giorni di prognosi –  chiedeva di derubricare il reato contestato in quello previsto dall’art. 590 c.p. (lesioni colpose) ed il non doversi procedere per difetto di querela. Tesi, condivisa dalla Procura che, tornando sulle proprie determinazione, ha formulato richiesta di archiviazione in favore dell’indagata