MARCIANISE. Ah, non sono stati il sindaco Trombetta, Farro e Salzillo a convenzionarsi con la inquietante Centrale unica di committenza dell’area nolana. E’ stato il commissario prefettizio. Come si suol dire, e ti pareva…

25 Agosto 2023 - 17:02

Ma resta la grave macchia di un bando di 2 milioni e mezzo di euro, pubblicato il 14 agosto, con il termine per la presentazione delle offerte, fissato al 30 agosto. La promessa dell’assessore Salzillo.

MARCIANISE (g.g.). Ci ha fatto piacere ricevere un messaggio whatsapp da parte del vicesindaco di Marcianise, nonché assessore all’Ambiente e a diverse altre cose, Pasquale Salzillo. L’avevamo citato all’interno di un articolo (CLIKKA E LEGGI) da noi dedicato alla gara d’appalto pubblicata il 14 agosto scorso, cioè alla vigilia di Ferragosto, con la possibilità di presentare le offerte non oltre il 30 agosto, per la riqualificazione del plesso scolastico Gabriele D’Annunzio, per un importo pari a circa due milioni e mezzo di euro. Quello che ci ha chiarito Pasquale Salzillo non ci ha sorpresi e cambia di poco la sostanza della narrazione dei fatti, così come questa è risultata dall’articolo già citato. La convenzione tra il Comune di Marcianise e quella che per noi è, a tutti gli effetti, per i motivi ampliamente declinati nei diversi articoli a questa dedicati negli ultimi mesi e ripubblicati tutti insieme nella giornata di ieri, la Centrale appaltante denominata Centrale unica di committenza dell’area nolana, è

stata stipulata dal commissario prefettizio Ciro Silvestro. La cosa, come detto, non ci sorprende affatto, perché questo giornale, negli ultimi 15 anni, ne ha raccontate di cotte e di crude sul comportamento di certi commissari prefettizi nei vari comuni di questa provincia, capaci addirittura di far rimpiangere i sindaci, spediti a casa per politica o anche di ufficio e che loro, su mandato del Governo, sono andati a sostituire. Vincenzo Lubrano, Luigi Palmieri, Sergio Sergi, Savina Macchiarella e ora il napoletano Ciro Silvestro. Ci chiediamo, ma lo facciamo solamente in modalità retorica: ma lei, vice prefetto Silvestro, era a conoscenza delle inchieste giornalistiche di Casertace, che avevano dimostrato l’adozione e la reiterazione di metodi relativi alle procedure di appalto, che hanno portato sistematicamente alla partecipazione di una, massimo due imprese, sulle 10 o 20 comicamente indicate da questa centrale di committenza? Sistematiche significa che non è successo una sola volta, o due volte, ma in tutti i casi da noi incrociati e poi esaminati, relativi ai comuni casertani di San Marcellino, Gricignano, Sant’Arpino che, insieme a Succivo e ad Orta di Atella si sono precipitati a stipulare convenzioni con questa centrale, la cui gestione ruota da sempre attorno alla figura di Angelo Gambardella, nato a San Paolo Belsito, ma che in tanti descrivono come radicatissimo nell’agro aversano.

Sapeva, perché avrebbe dovuto saperlo, il napoletano Ciro Silvestro, il vice prefetto di Caserta, che le gare di questa Centrale di committenza sono state assegnate, proprio in conseguenza di una più che sospetta partecipazione individuale o quasi individuale, di solo una, massimo 2 imprese invitate, non hanno superato il 5% e, in qualche caso, si sono attestate addirittura al di sotto del 3%? Lo sa, il vice prefetto Ciro Silvestro, perché lo dovrebbe sapere, che questi ribassi sono tecnicamente e potenzialmente criminogeni, pur non essendo detto che lo siano stati nei casi specifici, ad esempio in quello riguardante Federico Pitocchi, cognato del boss del clan dei Casalesi, ora pentito, Antonio Iovine detto ‘o Ninno, in quanto sposo della sorella di questi e figlio di quel Gennaro Pitocchi, cognato della sorella dell’altro boss, Michele Zagaria e che ha imperversato per decenni da dirigente in tanti Uffici tecnici dell’agro aversano e del nord napoletano, segnalandosi soprattutto per la sua attività in quel di Teverola, dove ha accompagnato molti dei progetti, delle idee del noto imprenditore Ferdinando Canciello, autentico mattatore, targato Marican, del 70% delle attività del comparto Asi di Aversa Nord?

Al vice prefetto Silvestro, spieghiamo un po’ il frequentato “presepe”, addobbato al cospetto della Centrale unica di committenza dell’area nolana: partiamo con il sindaco Anacleto Colombiano, per quel che riguarda San Marcellino, alleato di ferro di Giovanni Zannini e costruttore di grandi opere stradali. Continuiamo con il suo collega di Gricignano di Aversa, Vincenzo Santagata, che Stefano Graziano ha candidato nel collegio maggioritario alle politiche in quota Pd. E, ancora, il neo sindaco Antonino Santillo ma, soprattutto, il neo vice sindaco, nonché super assessore all’Urbanistica e ai Lavori pubblici di Orta di Atella, Andrea Villano, cugino diretto, nonché omonimo dell’ex sindaco, la cui amministrazione, sempre in quel di Orta di Atella, è stata sciolta per infiltrazione camorristica e che da tempo svolge la funzione di dirigente dell’Area tecnica al comune di Casapesenna, guidato dal sindaco, nonché consigliere provinciale delegato alla Viabilità, Marcello De Rosa, fratello di quel Lello De Rosa, già vice sindaco in quota Lorenzo Diana di quel Fortunato Zagaria, forzista ma soprattutto considerato dalla Dda sodale di Michele Zagaria. Tutta questa gente si è precipitata ad aderite alla Centrale unica di committenza dell’area nolana. Con loro anche il sindaco di Sant’Arpino Ernesto Di Mattia. E questo, tutto sommato, ci sta. Mentre non ci sta che lo faccia un vice prefetto, nell’occasione commissario prefettizio della terza città per popolazione della provincia di Caserta. Ovvero, non ci sta sulla carta, perché guardando storicamente tutto quello che, al di là di qualche rara eccezione, commissari prefettizi hanno combinato quando sono stati mandati al governo di un Comune, forse il fatto che Ciro Silvestro abbia stipulato una convenzione con Angelo Gambardella ci sta, alla fine di questo sconfortante ragionamento, ancora di più di quanto non ci stia che l’abbia fatto il manipolo di amministratori comunali appena sciorinato.

Ma il bando del 14 agosto è un’evidente macchia sulla credibilità morale dell’amministrazione di Marcianise

Detto ciò, ed esaurita l’ennesima valutazione sconcertata e sconcertante su come alti funzionari dello Stato si comportano quando sono mandati a svolgere una funzione di controllo degli enti locali, veniamo al secondo punto, difficilmente confutabile anche da un politico scaltro, quale è, senza ombra di dubbio, Pasquale Salzillo. Pubblicare un bando per una gara di due milioni e mezzo di euro, il 14 agosto, stabilendo il termine per la presentazione delle offerte in busta chiusa al 30 agosto, non è affatto una novità. In questa provincia lo si fa abitualmente e, nel 99% dei casi, lo si fa per evitare che queste gare siano affollate, che a queste gare partecipino troppe imprese e troppi scocciatori.

Si sfruttano i giorni di Ferragosto, nei quali si muoveranno quei soggetti economici che forse già sapevano del bando e che non hanno dovuto, dunque, penare granché, privarsi delle vacanze, per preparare una documentazione, che non è affatto leggera e di facile compilazione. Marcianise, con la sua amministrazione, ha preferito, invece, adottare questo sistema, tipico di chi non sta lì tanto a badare ai sospetti, alle ombre che si addensano su queste tempistiche.

E neppure si può sostenere che si sia trattato di un tempo obbligato dalla necessità di intervenire rapidamente su queste strutture scolastiche, in modo da garantire la regolare erogazione delle lezioni fin dall’inizio dell’anno scolastico, fissato il prossimo 15 settembre. Si tratta, infatti, di lavori di riqualificazione che necessitano di tempi medio-lunghi e per di più, nel momento in cui si stabilisce come data di scadenza per la presentazione delle offerte, quella del 30 agosto, non si potrà far prima di ottobre per arrivare, quanto meno, ad un’aggiudicazione provvisoria.

Per cui, pubblicare il 14 agosto e stabilire il termine per la presentazione delle offerte al 30 agosto, non può non rispondere alla volontà di fare in modo che meno soggetti economici e meno persone possibili abbiano contezza dell’esistenza di questa gara.

Pasquale Salzillo ci ha garantito, infine, nel suo messaggio, che di qui a poco il Comune lascerà la Centrale unica di committenza dell’area nolana, per affidarsi ad un altro soggetto. Quando accadrà, gliene renderemo sicuramente merito.