MARCIANISE. Altra sceneggiata: Velardi ordina agli assessori di dimettersi. Ecco cos’ha in testa

24 Luglio 2019 - 13:17

MARCIANISE (g.g.) – Rifletteteci un attimo: come mai quando CasertaCE pubblica certe notizie, le reazioni, soprattutto quando si tratta di politica, sono immediate al punto da generare anche significative conseguenze? Aggiungete alla riflessione il dato che questo capita soprattutto a Marcianise. Non in tutti i cambi tematici di cui ci occupiamo. Solo in alcuni. Sicuramente capita quando un evento della politica locale, un semplice fatto di democrazia, incrocia i flussi dell’emotività del sindaco Antonello Velardi e le funzioni della sua vice sindaca Angela Letizia.

Non è questione di bravura nostra. L’abbiamo scritto più volte: CasertaCE risalta in quanto interpreta, anzi incarna, la parte del proverbiale “gallo sulla monnezza“. Insomma, per dirla in parole povere, ci confrontiamo con il nulla e dunque la nostra attività giornalistica sembra raggiungere cifre di eccellenza, che sono effettivamente tali rispetto a quel nulla che affolla i parametri del confronto quotidiano delle notizie, ma che in realtà esprimono in assoluto, sgomberando il campo sia dalla monnezza e dal gallo, un livello buono ma non certo di eccelsa qualità internazionale.

Ieri pomeriggio, dando la notizia della richiesta di azzeramento della Giunta, formulata da 9 consiglieri comunali di maggioranza, compresi tutti quelli di un PD (CLICCA QUI

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Quando abbiamo incominciato a scrivere quello che Velardi ha in mente realmente cioè salvare le poltrone dei suoi fedelissimi Angela Letizia, Tommaso Rossano e Cinzia Laurenza qualche dubbio si è insinuato nella testa degli altri componenti della attuale Giunta. Per cui, il Velardi che è stato costretto ( non è un caso che la più attiva nella condivisione del post di Facebook sia proprio Angela Letizia, la più velardiana tra i velardiani) a compiere una mossa con l’obiettivo di dimostrare che ogni assessore o assessora ha, per lui, la stessa importanza.

In realtà non è così. E questo sarà dimostrato dai fatti che matureranno nell’immediato futuro. Come abbiamo scritto ieri, non potendo dimettersi, il sindaco aveva bisogno di attivare un altro colpo di teatro: l’azzeramento della Giunta. Che non significa un benemerito tubo perchè la gestione reale la continuerà a fare attraverso un segretario comunale, sempre più kamikaze e attraverso questo personaggio da poco balzato all’onore o al disonore delle cronache che si chiama architetto De Caprio, uno che si muove ancor di più da kamikaze rispetto ad Onofrio Tartaglione.

D’altronde, quando mai è successo, in questi anni e oltre di amministrazione, che la Giunta comunale di Marcianise abbia polifonicamente inciso sulle cose spesso tutt’altro che trasparenti dell’amministrazione reale?

La mossa di stamattina significa solo che Velardi ha ributtato il pallone nell’altra metà campo, puntando ancora una volta su quella che si è dimostrata fino ad ora l’attitudine, pressoché unica,  di chi lo ha sostenuto in consiglio. Alla fine, così ragiona il sindaco li spaccherò di nuovo come ho già fatto con la questione dei dirigenti, chiamerò uno per uno a casa mia riproponendo la scena di un mese fa dei vari Rondello, Guerriero, Gaglione, Galantuomo e siccome si tratta di persone che non vogliono lasciare la poltrona e che non sono pronti mentalmente ad andare fino alle estreme conseguenze dello scioglimento allo scopo di difendere, non solo una linea politica, ma una cifra accettabile di dignità personale anche questa bufera sarà superata e io mi avvicinerò, così pensa il nostro, all’ultimo anno di consiliatura quando la mia popolarità, il mio carisma, la mia cultura, il mio appeal, chiaramente dimostrato dalle mani che stringo ogni sera quando mi aggiro perennemente scortato dalla mia vice sindaca per le strade della città e per la periferia, annichiliranno tutti questi mezzi morti di fame che dovranno venire in ginocchio a chiedermi di ricandidarmi.

Insomma, tutto come da noi previsto nell’articolo di ieri pomeriggio.