MARCIANISE. Distrutte le targhette davanti agli uffici di funzionari e impiegati. Gravissimo atto vandalico (?) nel palazzo comunale

21 Gennaio 2021 - 12:55

MARCIANISE – Grave, anzi gravissimo atto vandalico all’interno del palazzo che ospita il Comune di Marcianise.

Ieri mattina gli impiegati, arrivando al lavoro, hanno trovato le targhette delle loro stanze distrutte, divelte, in pratica inservibili. Ed è proprio questa particolare identità del fatto a suscitare dubbi.

L’atto vandalico propriamente detto viene attuato, il più delle volte, attraverso un meccanismo di distruzione indiscriminata.

L’attitudine ad essere un malandrino viene esercitata attraverso atti quasi inconsulti e soprattutto poco mirati.

Al Comune di Marcianise, invece, si è assistito a una forma di vandalizzazione selettiva e mirata, solo nei confronti di quelle targhette che collegavano gli uffici ai vari dipendenti che li abitavano e li abitano.

E allora non costituisce un eccesso di analisi, di valutazione, contemplare la possibilità che non si sia trattato di un atto vandalico nell’accezione classica del termine, ma di qualcosa di più meditato, di più architettato e pianificato.

Chi ha distrutto quelle targhette voleva colpire gli impiegati o certi impiegati del Comune di Marcianise, dando loro un avvertimento o, più semplicemente, scaricando rabbia e livori antichi con un gesto vistoso.

Fioriscono le ipotesi  e ancor di più le voci sull’identità dell’autore. Si parla di un politico, ma non ci sono, al riguardo, conferme o anche elementi che possano giustificare la pubblicazione dell’identità di chi è oggetto di queste indiscrezioni.

Ma al di là di questo resta, a nostro avviso, il fatto che di per sé è notizia di reato.

Un episodio del genere, infatti, è indubbiamente ricompreso nei casi in cui ricorre il reato di danneggiamento aggravato, ai sensi dell’articolo 635 del Codice Penale.

Il danneggiamento aggravato, a differenza di quello semplice – che nelle nuove strutture legislative finalizzate alla depenalizzazione dei cosiddetti reati minori, è divenuto materia di tipo civilistico, implicando al massimo una condanna risarcitoria, resta fatto di diritto penale. E il danneggiamento aggravato contempla tutti gli episodi per effetto dei quali sono per l’appunto danneggiatioggetti che non sono di proprietà esclusiva dell’agente”.

Il reato è punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni.