MARCIANISE. E che lo dici a fare: Zannini senza vergogna è già pronto a “vendersi” ad Antonio Trombetta che sul Consorzio Idrico rischia di pagare ciò che la sua avversaria ha già pagato con questo giornale, perdendo le elezioni

20 Maggio 2023 - 18:52

Come avevamo previsto, scrivendolo chiaramente già martedì scorso, il Consigliere Regionale che a Marcianise c’è solo per ricattare politicamente l’amministrazione in modo da non modificare l’orrendo status quo dell’Idrico ha già prodotto una dichiarazione in cui mette a disposizione il voto del suo consigliere, Nicola Russo, eletto con il centrosinistra e zio del componente del Cda dello stesso Consorzio, Crispino, del neo sindaco affinchè questi possa avere anche la maggioranza, seppur risicata in consiglio

MARCIANISE (Gianluigi Guarino) Se qualcuno ha la pazienza -per carità, è facoltativo- di andarsi a leggere gli articoli che questo giornale ha scritto martedì scorso, a commento dell’esito del voto amministrativo di Marcianise, troverà scritto con chiarezza, “a lettere di mazzacane,” un modo di dire particolarmente adatto, per ovvi motivi, a Marcianise, che il primo candidato a partecipare al mercato delle vacche, a vendersi politicamente al vincitore delle elezioni, dunque al neo sindaco Antonio Trombetta, sarebbe stato Nicola Russo, unico eletto nella lista di Giovanni Zannini, che ci teneva così tanto alla sua promozione in Consiglio Comunale da aver ordinato a Giovanbattista Valentino di non candidarsi e di sostenere, da “grande elettore”, Nicola Russo, in modo da avere la certezza matematica di una rappresentanza fedelissima in Consiglio Comunale, di un vero e proprio soldato, destinato a star lì solo e solamente per un motivo: fare in modo che il Comune di Marcianise, titolare del 21%

delle quote, dunque socio di maggioranza relativa, continui a reggere la coda a Zannini e company in quello che ancora chiamiamo e chiameremo Consorzio Idrico per rispetto del codice civile, perché mai più incivile fu la trasformazione, ancora in corso e di cui nei prossimi giorni andremo a raccontarvene delle bellissime, in società per azioni.

Puntualmente, stamattina, il consigliere regionale Giovanni Zannini, dopo aver detto tutto il male possibile di Trombetta, di Nicola Scognamiglio, di Maria Luigia Iodice, di Gianpiero Zinzi, si è in pratica offerto per dare a Trombetta quel voto che gli manca per trasformare il suo status, da quello di sindaco di una minoranza di consiglieri comunali a quello di sindaco con una maggioranza, seppur risicatissima, di 13 a 12.

Fino all’altro giorno, il Pd andava bene perchè in caso di vittoria del candidato sindaco Angelo Golino, lo Zannini avrebbe portato due Consiglieri Comunali e avrebbe cominciato a ricattare politicamente il primo cittadino affinchè l’Amministrazione Comunale non modificasse la sua posizione nel Consorzio Idrico e continuasse a consentire allo stesso Zannini, a Pasquale Di Biasio, a Raffaele Palmieri, al gruppo degli sparanisani quandanche, rimasto orfano di Vitaliano Ferrara, altro pezzo da 90 dello zanninismo e colpito da interdittiva antimafia che lo riguarda molto da vicino, di fare il bello e il cattivo tempo, di continuare a consumare schifezze su schifezze come quella – vi diamo una traccia di ciò che andremo a scrivere nei prossimi giorni – che ben conoscono il Commissario Prefettizio, da poco congedatosi dal Comune di Marcianise, i suoi collaboratori e gli uffici comunali della ripartizione Finanze e Bilancio che nelle ultime settimane si sono messi letteralmente le mani nei capelli leggendo l’allucinante relazione del perito, manco a dirlo salernitano relazione, grazie alla quale è stata impressa un’accelerazione al perfezionamento della procedura di trasformazione del Consorzio Idrico in spa.

Ora, è chiaro che con questi numeri del Consiglio Comunale aumenta il potere contrattuale di Zannini, di Giovanbattista Valentino, la cui moglie, Rachele Barbarano, prima di vincere il concorso bandito dalla Provincia militarmente controllata sempre dallo Zannini insieme al suo fedelissimo Giorgio Magliocca, ha fatto il pieno di incarichi, proprio al Consorzio Idrico, accumulando “danari con la pala”. Quello che Zannini propone, spicciativamente, con le sue dichiarazioni odierne, ad Antonio Trombetta, scagliandosi come se niente fosse successo in questa campagna elettorale, contro il Pd, e mandando in frantumi quel piatto in cui ha tentato di mangiare, è il voto di Nicola Russo. Insomma, il voto di un Consigliere Comunale, per altro, giusto perchè nessuno possa avere il benchè minimo dubbio sul disegno che sta dentro a queste dichiarazioni, zio di quel Crispino che in Consiglio di Amministrazione del Consorzio Idrico, è stato inserito come gendarme di Zannini e di Valentino grazie alla gentile concessione di Antonello Velardi il quale, non a caso, è stato l’opzione iniziale e principale per queste elezioni del Consigliere Regionale di Mondragone e del suo comandante in capo di Salerno.

I nostri lettori sanno bene quale sia stata la nostra posizione in questa campagna elettorale e sanno bene, con quale determinazione, senza pensarci neppure due volte, ci siamo posti in contrasto con le posizioni politico-elettorali di amici, quali Dario Abbate nel momento in cui questi ha avallato il foedus sceleris, il patto scellerato della coalizione di centrosinistra con il partito del consorzio idrico, con il partito del bancomat.

I nostri lettori ben conoscono la nostra narrazione dei fatti di Marcianise durante questa campagna elettorale; conoscono il racconto, nel quale abbiamo modificato, volutamente e scientemente, il nome del candidato sindaco del centrosinistra, una volta stabilito senza tema di dubbio e di smentita, che quello ufficiale, stampato sulle schede, non aveva contato un tubo in una scelta delicatissima, come quella consistita nel riconoscimento e nella legittimazione politica di Giovanni Zannini a cui è stato consentito di aggiungere il proprio simbolo a quello del Pd nel centrosinistra. Una scelta autolesionista quella di mettersi con Zannini, ma soprattutto di mettersi con il partito del Consorzio Idrico, della gestione nefanda di un ente che ha trattato il codice civile e il codice penale come carta igienica; una scelta autolesionista quella di mettersi contro alle posizioni di questo giornale che ovviamente è rimasto fermo e coerente sulle stesse e con le stesse, testimoniate, per anni e anni, in tanti articoli e in tante battaglie.

Una scelta autolesionista del tipo, “prendi Zannini e umilia CasertaCe“, che, probabilmente, c’azzecca, e c’azzecca tanto, con la sconfitta per 60 voti di scarto i quali, magar, con una gestione più oculata e, soprattutto, più coerente delle scelte fatte in fase di composizione delle alleanze, avrebbero potuto essere 60, 100 o addirittura 500 voti a favore di un centrosinistra che oggi governerebbe meritatamente la città in forza di un progetto chiaro di cambiamento, di rottura netta con tutte le ombre e le ipoteche del passato. Un centrosinistra della legalità senza se e senza ma. Si è preferito Zannini e il partito del Consorzio Idrico alla limpidezza innocente di questo giornale e l’urna ha parlato, eccome se ha parlato.

Vigileremo e manterremo ferma la nostra barra nella direzione della difesa della legalità che, lo sappia bene il neo sindaco Antonio Trombetta, non esiste nemmeno in un centimetro del rapporto che il Comune di Marcianise ha, quale socio di riferimento, con la governance (si fa per dire) del Consorzio Idrico che, ribadiamo, abbiamo vergogna di definire una società di capitali.