MARCIANISE. E fu così che Scognamiglio e la Iodice trasformarono Trombetta in Andreotti. Ovvero, la beffarda cena del Caffeina

4 Gennaio 2025 - 20:35

Vi spieghiamo perché, passaggio per passaggio, i coniugi si stanno suicidando politicamente. Contenti loro….

MARCIANISE (g.g.) – Premessa: nessuno vuol dettare agende ad alcuno. Casertace osserva, informa e in base a quello che vede, sviluppa un proprio punto di vista, che è tale e nulla piu.

Ergo: CasertaCe è un normale giornale, non un potente partito politico come farnetica qualcuno. Anche in questo articolo giungeremo alla formazione di una nostra opinione, che sarà, però, epilogo di un ragionamento, che è struttura di un nostro personalissimo sillogismo.

Partiamo dal 20 settembre 2020. Si tengono contemporaneamente le elezioni comunali e quelle regionali. A Marcianise, per le Regionali, si candida Maria Luigia Iodice. Contro di lei nessuno o quasi.

Il Pd, salvo qualche eccezione, che fa legna per Gennaro Oliviero, lascia campo libero alla Iodice, concentrato com’è nella battaglia elettorale all’ultimo voto delle Comunali contro Antonello Velardi. I Democrats avrebbero ben potuto tirar fuori una candidatura competitiva, in grado di entrare in concorrenza con quella del medico masimalista, moglie di Nicola Scognamiglio, ma non lo fanno.

In poche parole, attuano una desistenza che favorisce il pieno di consensi da parte della Iodice, la quale, grazie ai 3mila e passa voti di Marcianise riesce a sopravanzare di strettissima misura Steve Stellato, sostenuto da Luigi Bosco.

La posizione di consigliera regionale consente alla dottoressa di indicare. nel 2023, il nome di un candidato sindaco di propria fedeltà. Il none è quello di Antonio Trombetta.

Anno 2024: Antonio Trombetta, che sindaco, intanto, è diventato per soli 61 voti, tutto fa eccetto che seguire la linea dettata da Scognamiglio e da sua moglie. Risponde, invece, ai desideri e alle direttive di suo nipote Gabriele Trombetta, commercialista, già assessore con Velardi, passato armi e bagagli con Giovanni Zannini che gli affida le chiavi della gestione tecnica del Consorzio Idrico, trasformato in Itl Spa, ai piedi della quale, non a caso, l’amministrazione comunale si genuflette, proprio in base ai percorsi tracciati da Gabriele Trombetta.

Zannini, che ha eletto un solo consigliere, il noto Nicola Russo in appoggio a Lina Tartaglione, fa campagna acquisti e arruola la nipote del mitico infermiere Laurenza detto Treppezz.

Aspetta il momento buono che arriva quando lo sceriffo, al secolo Peppe Tartaglione molla la maggioranza. Va dal sindaco e gli offre il ribaltone di Nicola Russo.

Nessun omaggio, ma pagamento in contanti e a vista, con la nomina in giunta di Mimmo Tartaglione, che passa dal ruolo di titolare di un chiosco abusivo grazie al quale, con complicità di Velardi, ha utilizzato illegalmente, sulla pelle dei marcianisani, per anni, 500 metri quadrati di spazio pubblico, prima di essere costretto a demolire il tutto, al rango di assessore ai Servizi sociali, delega con la quale, da che mondo è mondo, si fanno voti a tonnellate e dopo che Zannini gli ha dato un posto di lavoro al Comune di Teverola.

Intanto, nell’Amministrazione comunale, nella quale la famiglia Trombetta si avvia, al di là di quello che giura il sindaco (il quale che dovrebbe dire alla Iodice, che non la vota?) a schierarsi alle Regionali con il mondragonese, affiorano nuove ambizioni, nuovi obiettivi con Pasquale Salzillo, che, ovviamente, neghera, con tanto di giuramento con latenza di spergiuro, pronto a scendere in campo, candidandosi a sua volta alle Regionali con Ziinzi.

Tutto ciò accade mentre il Pd prepara, a sua volta, una candidatura forte di un marcianisano o di una marcianisana e mentre Pino Riccio si muove per ritornare in lizza con Azione, sperando di essere molto. Più competitivo di cinque anni fa grazie nell’appoggio di Luigi Bosco.

Ieri sera, al Caffeina, Antonio Trombetta ha organizzato una cena per ricompattare la maggioranza del ribaltone.

Allo scopo di lisciare il pelo alla Iodice e a Scognamiglio, sfottuto di brutto al Comune nei giorni scorsi dal trombettian-salzilliano De Martino che brandiva, davanti a testimoni, una busta di Cipster, fa lo stratega della porta accanto e non fa venire alla cena Nicola Russo.

Mentre è presente l’assessore Mimmo Tartaglione, cioè colui che farà i voti per Zannini grazie alla delega ai Servizi sociali.

Che dite, questa ricostruzione è farlocca o invece prende atto solo di cose accadute nella realtà? Alle elezioni regionali del 2020, tra i bonus di cui ha goduto la Iodice c’è stato anche quello della vacanza degli organismi comunali, visto che Marcianise era amministrata da un commissario prefettizio.

Oggi, invece, c’è un sindaco che non la voterà, un vicesindaco che si candiderà, un assessore ai Servizi Sociali e due consiglieri comunali che sosterranno Zannini, un altro consigliere, ossia Pratillo, sarà al fianco di Pino Riccio e ci sarà un Pd che, questa volta, non farà regali.

Che dite, è troppo poco per affermare che la rielezione alla Regione della Iodice è in serio pericolo, anzi, allo stato delle cose é altamente improbabile e che, con i loro errori, l’ultimo quello di farsi coglionare alla cena da Caffeina, i coniugi Iodice – Scognamiglio fanno apparire il mediocre, modesto travet Antonio Trombetta una sorta di Giulio Andreotti?