MARCIANISE. Estorsione alla Festa del Crocifisso. La decisione dei giudici su Paride Bizzarro
16 Maggio 2019 - 17:48
MARCIANISE (red.cro) – Dopo la prima condanna ricevuta dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Paride Bizzarro e Saverio Mancino hanno visto confermarsi la sentenza anche in Appello. I due erano imputati nel processo per la tentata estorsione alla festa del Crocifisso di Marcianise del 2016. I giudici di secondo grado avevano inflitto una pena di 2 anni di reclusione a Bizzarro e un anno e 5 mesi a Mancino.
Paride Bizzarro, tramite il suo legale, ha proposto il ricorso alla corte di Cassazione, poiché non è riconosciuta, dalla difesa dell’uomo, la responsabilità dell’imputato per l’estorsione e viene lamentata anche la mancata concessione delle attenuanti generiche. Per i giudici dell’ultima istanza, però, la minaccia c’è stata e si è materializzata con atteggiamenti aggressivi e minacciosi rivolti
sia all’ambulante, sia verso la stessa forza d’ordine, tanto che questa procedeva all’arresto di Bizzarro. La Cassazione, quindi, ha dichiarato inammissibile il ricorso e ha condannato il ricorrente al pagamento delle spese processuali
I due chiesero del denaro a titolare di una bancarella della festa, un commerciante di Casandrino, nel settembre del 2016. Una segnalazione immediata arrivò ai vigili urbani che, giunti sul posto, ebbero una colluttazione con Mancino e Bizzarro. Gli agenti riuscirono a bloccare Mancino sul posto, mentre il complice fu arrestato poche ore più tardi in via Santa Maria delle Grazie, dove Bizzarro aveva fermato la sua auto.