MARCIANISE. Il disprezzo della legge è la vera “Costituzione” dell’amministrazione Velardi. Altri motivi di illegalità della pazzesca assunzione del nuovo dirigente Salvatore Fattore

26 Febbraio 2022 - 17:28

SECONDA PUNTATA resa necessaria dal numero record di situazioni grossolanamente illegali, tutte condensate nella tragicomica determina a firma della “posizione organizzativa” Franca Nubifero che, dopo la prima puntata di ieri sera, ripubblichiamo in calce

 

MARCIANISE (G.G.) – Recita il “diritto parallelo” di Franca Nubifero: “per costante orientamento giurisprudenziale, l’istituto previsto dall’articolo 
110 del testo unico è uno strumento giuridico flessibile che realizza le esigenze di
sopperire al fabbisogno di risorse umane, utilizzando criteri di ampia discrezionalità.
Infatti, sia il Consiglio di Stato (da ultimo con sentenza n.2867/2019) che la Corte di
Cassazione (Sezioni Unite, sentenza n.21600/2018) hanno confermato che: il
conferimento degli incarichi a contratto non ha carattere concorsuale stante il
carattere fiduciario della scelta del Sindaco, operata attingendo da un elenco di
soggetti ritenuti idonei sulla base dei requisiti di professionalità”.

Chissà se la Nubifero, che oggi si firma doverosamente “posizione organizzativa” dopo il nostro articolo sulla sua autonomina, abbia realizzato essa stessa una ricerca ex novo nei repertori giurisprudenziali riguardanti l’interpretazione, da parte dei tribunali superiori e della legittimità, dell’articolo 110 del TUEL.

Se è farina del suo sacco, e dunque è stata lei a mettere insieme la sentenza del Consiglio di Stato con quella della Cassazione, allora quantomeno le va riconosciuto, stante la totale inutilizzabilità di questa giurisprudenza nel caso dell’assunzione, da parte del Comune di Marcianise, del nuovo dirigente Salvatore Fattore, la buona volontà di trovare qualcosa per arrampicarsi sugli specchi. Se la costruzione del ragionamento da lei messo nero su bianco nella determina, che ripubblichiamo oggi in calce all’articolo, è una sua elaborazione, vuol dire che la signora sta studiando e qualcosa riesce ad accocchiare. Se invece ha fatto copia-incolla, attingendo da pubblicazioni che già contengono elementi giurisprudenziali agganciabili a situazioni amministrative specifiche, allora 2 in pagella e in castigo con i ceci sotto alle ginocchia.

Siccome il 110 è uno strumento flessibile, siccome, soprattutto, “non ha carattere concorsuale”, allora noi a Marcianise anticipiamo il Parlamento, il governo, ogni altra potestà legislativa, e correggiamo, riformandolo, l’articolo 110.

Da ora in poi, basterà attivare la procedura una sola volta. Successivamente, qualora ne risultasse la necessità, prendiamo sempre i nomi che hanno risposto al primo avviso pubblico e chi si è visto si è visto.

La stessa Nubifero, attingendo sempre dai repertori della giurisprudenza, cita  …in cui si esclude la creazione di graduatorie come conseguenza della procedura ex art. 110.

Non è che ci voglia Aristotele o un cultore della logica per dire che le due cose non stanno insieme.

Perché se è vero, come è vero, che il Comune di Marcianise ha messo a disposizione del sindaco Antonello Velardi i 5 curricula utilizzati un anno fa per l’assunzione di Vincenzo Iuliano quale dirigente del VI Settore-Tributi, è anche vero che nel momento in cui il sindaco sceglie, così come ha fatto, tra questi 5, (ma anche qui il conto non torna, perché dovrebbero essere 3 o non 5 come vi spiegheremo in un altro articolo), non fa altro che legare un suo potere discrezionale a quello che è uno scorrimento di fatto, non surrettizio, di un elenco di prescelti.

Le dimissioni di Vincenzo Iuliano, dunque, innescano un meccanismo di attingimento a un elenco di nomi predeterminato che di fatto scorre,, fermo restando il potere discrezionale del primo cittadino, esattamente come avviene con una qualsiasi graduatoria.

Questo era il discorso più complicato, ora veniamo a quello più facile.

Il signor Fattore è stato assunto quale dirigente del VI Settore Tributi, ma anche del I e II Settore.

Ora, non sappiamo quale sia il significato che la posizione organizzativa Franca Nubifero attribuisce alla parola flessibilità quale fondamento concettuale dell’articolo 110.

Ma qui veramente si esagera.

Non solo per assumere una persona diversa dal dimissionario Vincenzo Iuliano non si attiva, così come ogni comune mortale fa, una nuova procedura e dunque un nuovo avviso, una nuova manifestazione di interesse, ma addirittura questo 110 eterno e semovibile si dilata e dilata i suoi effetti.

Per cui, l’avviso pubblico che ha portato all’assunzione di Vincenzo Iuliano riguardava solo ed esclusivamente la copertura della dirigenza del VI Settore, mentre oggi con questa folle operazione posta in essere viene utilizzata la procedura di un anno fa, che si sarebbero dovuta concludere, essendo fine a se stessa, con l’assunzione di Iuliano, per assumere Salvatore Fattore a capo dello stesso settore, ma anche del I e del II, mai oggetto di alcun avviso pubblico, né di ieri né di oggi.

Di norma e per norma non possono essere, infatti, conferiti incarichi ad interim diversi da quelli per i quali i soggetti sono stati assunti a tempo determinato. Perché ciò avvenga legittimamente occorre dimostrare l’interesse dell’ente, ma soprattutto il possesso dei requisiti richiesti in riferimento al curriculum presentato. Proprio in questa direzione vanno le indicazioni contenute nella deliberazione n.73/2018 della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti del Lazio.

In poche parole, per poter conferire la reggenza di un incarico dirigenziale ad un dirigente assunto a tempo determinato, come nel caso di Salvatore Fattore, “occorre – scrivono i giudici del massimo organismo giudiziario di controllo dei conti pubblici – da un lato esplorare prioritariamente ed in concreto la possibilità di applicare proficuamente all’ufficio da coprire le risorse interne dell’ente, dall’altro occorre dimostrare la coerenza con le funzioni da svolgere del bagaglio culturale e professionale del dirigente a termine, rinnovando sostanzialmente le valutazioni curriculari effettuate all’atto dell’instaurazione del rapporto dirigenziale”.

Per cui, questa dilatazione di un 110, comunque applicato in maniera illegale anche per altri motivi (CLICCA E LEGGI), sarebbe stato necessario attivare una procedura ad evidenza  pubblica con un bando che predeterminasse la professionalità da attribuire.

Al contrario, la selezione è stata fatta per un esperto in Tributi a cui sono state assegnate altre funzioni.

Il Comune di Marcianise andrebbe commissariato ogni giorno e per diversi motivi.

Ultimamente l’arroganza di chi lo amministra si sta realizzando attraverso una sconcertante, sconclusionata, ipercreativa attività di produzione di atti di governo.

Finita qui la storia dell’assunzione di Salvatore Fattore.

Non crediamo proprio.

A nostro avviso, tra Corte dei Conti, e una non infondata ipotesi di abuso d’ufficio, ci sarebbe già tanto per far intervenire l’autorità giudiziaria.

CLICCA QUI PER LEGGERE LA DETERMINA: determina_n_27