MARCIANISE. In USA sarebbe impeachment. Velardi ha mentito ai suoi concittadini pur di far eleggere la Letizia presidente del consiglio. Flop totale

27 Ottobre 2020 - 12:39

Una vera farsa la pseudo seduta (a 12 finestre) di ieri sera del consiglio comunale, terminata con una clamorosa confessione del sindaco: “Mi hanno fatto il certificato medico”. Ma intanto voleva votare da non malato

 

MARCIANISE(g.g.) Ecco perchè avrebbe commentato Alex Drastico (CLIKKA QUI PER VEDERE) ai tempi d’oro di Mai dire gol: “Ah, ho fatto il tampone, non ho fatto il tampone, l’ho chiesto e non l’ho fatto, sto a casa così, volontariamente, notizie infondate…patapim patapam“. La biografia del personaggio ci aveva indotti a pensare, contrariamente a quanto ci dicevano persone che forse lo conoscono molto bene, che in quel negare, anzi in quel “mezzo negare”, abitasse la solita necessità emotiva di non darla per vinta a noi che la notizia della sua positività al coronavirus avevamo dato in larga esclusiva.

No, avevano ragione, invece, quelli che lo conoscono bene: si trattava veramente di un’operazione calcolata. Ambiziosa, ma sarebbe meglio dire ambiziosissima, complicatissima da realizzare, ma il piacere del narcisismo (e qui la ratio ritrova il pathos, cioè il lato emotivo, caratteriale), che scaturisce dal portare a termine una missione apparentemente impossibile, può toccare vertici paradisiaci, può astrarre completamente dalla realtà, creando un paradiso naturale e senza bisogno dell’artificialità delle droghe, permette di trovare una sorta di orgasmo che avvolge tutto e tutti.

Insomma, complice la scarsa personalità di molti di quelli che lo affiancano, Antonello Velardi ha tenuto in piedi questa cosa della sua presunta quarantena volontaria per settimane. E sapete perchè? L’abbiamo scoperto ieri sera nel corso di una seduta del consiglio comunale a distanza che, al confronto, “L’aereo più pazzo del mondo” è uno spaccato sull’oscurità dell’animo umano in stile “Morte a Venezia”.

Ecco, se il narcisismo del sindaco di Marcianise vorrà portar con sè qualcosa di quello che è successo ieri sera, lo potrà fare tranquillamente . Nel guinness dei primati ci entra infatti dalla porta principale. Mai, nel pianeta terrestre, si è assistito ad una roba di questo genere.

Impeachment. Impeachment, avrebbero urlato gli americani. A un presidente si può perdonare molto, anche le scappatelle extramatrimoniali, ma la bugia, no. Mentire agli americani è la principale motivazione della messa in stato di accusa di un “comandante in capo”.

Ieri sera è venuto fuori anche un elemento di chiara vulnerabilità del sindaco Velardi: avere un ego sconfinato, un’autostima bulimica, non necessariamente sfocia nella cecità totale intorno a quello che il mondo che ti circonda può fare o dire, condizionando, in bene oppure in male, la tua vita. In questo caso, al contrario, il pensare di aver costruito durante queste settimane, una piattaforma digitale che consentisse al consiglio comunale di Marcianise di votare ed eleggere a presidente, Angela Letizia, autentica pupilla degli occhi del sindaco; aver pensato che si potesse costruire una piazza virtuale, digitale con sole 12 finestre, non consentendo dunque all’altra metà dei consiglieri comunali di mantenere un contatto visivo con i colleghi; aver pensato di far passare la legittimità di un voto, qualificandolo, nel rispetto del Regolamento del consiglio comunale di Marcianise, come segreto, quando questo veniva garantito da una non meglio precisata password, da un metodo non conosciuto e non riconosciuto dai 9 consiglieri di minoranza, ed espresso nei salotti, nei tinelli, nelle cucine, nelle camere da letto di abitazioni private tra un congiunto di passaggio, infagottato in un pigiama, uno che usciva dal bagno in accappatoio e magari un altro ancora messo lì a far da gregario al papà, passandogli le carte, ebbeh, si tratta di fatti che dimostrano ancora una volta che esistono casi in cui l’egocentrismo, la sua degenerazione narcisistica, l’autostima incommensurabile, ti fanno perdere completamente il contatto dalla realtà, da cui ti estranei, avendo perso totalmente una neutra consapevolezza riguardo alle cose.

Come poteva ritenere, il Velardi, che Dario Abbate, oggi in consiglio comunale con una forza di legittimazione politica molto superiore a quella che aveva durante la precedente consiliatura, dato che ha perso il ballottaggio per uno zero virgola, da uomo di legge, da avvocato, potesse far passare indenne una rappresentazione tragicomica, farsesca, ma soprattutto ingenua nella sua pretesa di risultare credibile come alto momento di espressione istituzionale degli organismi amministrativi della città di Marcianise?

Ed è proprio questo che rimane a noi che abbiamo visto qualcosa e abbiamo ascoltato: ma come poteva pensare di….si rimane sempre più basiti, non rispetto a quello che il sindaco Velardi fa, ma ora ancor di più, rispetto al problema della comprensione di come una persona di media intelligenza possa ritenere di mettere nel sacco tutti quanti, con manovre che in un cartoon di Walt Disney Topolino e Pippo avrebbe smascherato in 25 secondi.

Impeachment, dicevamo della bugia ormai sacramentata: Velardi ha detto nei giorni scorsi che lui si era consegnato ad una quarantena volontaria; Velardi, ieri sera, ha detto, dopo essere stato messo, in pratica, spalle al muro dall’opposizione, da Dario Abbate, con la segretaria comunale che non ha potuto far altro che prendere atto di una situazione chiara, che lui ha ricevuto un certificato medico: per cui, aggiungiamo noi, è formalmente, ufficialmente, giuridicamente malato, cioè “in malattia”. Lo è in malattia sul posto di lavoro ma avrebbe preteso di non esserlo da sindaco, tenendo in piedi la storiella della quarantena volontaria che nel suo piano sgangheratissimo (a noi piace fare ogni tanto qualche riferimento trash), somiglia molto a quello elaborato da Lino Banfi davanti al ristorante La Parolaccia di Trastevere, dove lui e i suoi uomini vogliono entrare per catturare “la belva umana”, sosia perfetto di Giandomenico Fracchia, al secolo Paolo Villaggio (CLIKKA QUI PER VEDERE).

Risultato finale: alla presenza di Luigi Pirandello e di Franz Kafka, il consiglio comunale a dodici facce, dopo invito materno della segretaria, ha votato, contro se stesso, dopo l’outing del sindaco, il quale ha dovuto ammettere in pratica di non aver detto la verità sul suo problema di salute e di non averla detta, aggiungiamo noi (la verità), avendo in testa il piano, per lui evidentemente esistenziale, di far eleggere Angela Letizia presidente del consiglio, cioè per annullare all’unanimità, dopo che altri due positivi al covid avevano reso piena confessione, trattasi dei due finanzieri (che nelle liste di Velardi abbondano sempre) Salzillo e Lampitelli, tutte le votazioni precedenti di un consiglio comunale che non esisteva nella versione andata in scena e tarata su una verifica dei poteri, totalmente falsa, in quanto, il sindaco Velardi e due consiglieri comunali, non curandosi neppure di come la questione dei positivi covid viene gestita alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica (malattia tout court), hanno ritenuto di poter votare nonostante il certificato medico.

Cos’è questa? Ignoranza? Protervia? Disprezzo delle norme e delle istituzioni? No, non è neppure questo. Gli eversivi sono persone pericolose, ma dotate di buona scienza che li porta ad utilizzare gli strumenti forniti loro dalle conoscenze giuridiche che posseggono, per portare avanti un progetto di eversione rispetto alle leggi, all’ordinamento e alla rappresentatività delle istituzioni.

Questa, al contrario, è paccottiglia, questa è roba che si riassume molto meglio nelle due o tre fotografie da noi spesso pubblicate, in cui si vedono i vincitori del ballottaggio, a partire da Antonello Velardi, alzare in cielo il bicchiere della festa, ammucchiandosi senza mascherina, senza ritegno e soprattutto senza rispetto per i loro congiunti, per i loro concittadini che oggi, forse anche per il modo con cui sono stati condotti questi festeggiamenti, soffrono, a causa della zona rossa, le pene dell’inferno (ma diciamo che una buona parte della città se lo merita, perchè noi da anni la avvertiamo su tante cose). Una mazzata sociale ed economica che ha risvegliato ieri sera le coscienze dei molti che hanno solidarizzato con i commercianti per la manifestazione, sviluppatisi in tutta la città, di disobbedienza civile rispetto ai divieti della zona rossa. Manifestazione arrivata fino alla casa del sindaco e che ha sfoggiato una partecipazione ragguardevolissima, come hanno dimostrato i contributi video da noi pubblicati (CLIKKA QUI PER LEGGERE).

Forse ci voleva il covid per liberare Marcianise dal suo torpore autolesionista. Sarà pure che dai “castighi di Dio” può nascere un mondo nuovo. Ma noi continuiamo ad essere piuttosto scettici.