MARCIANISE/MADDALONI. Angelo Laviscio in lizza per la dirigenza con Andrea De Filippo. Deve andare via, secondo noi, anche se cade Velardi

12 Marzo 2019 - 13:05

MARCIANISE/MADDALONIAngelo Laviscio, dirigente del Comune di Marcianise, è uno di quelli che vorrebbe lasciare il Comune di Marcianise.

Velardi, furbamente, lega queste volontà al fatto che siccome lui sarebbe il vero apostolo della legalità (quella, aggiungiamo noi, delle 236 firme false sotto la lista “Orgoglio Marcianisano“), personaggi come Angelo Laviscio devono per forza mollare, perché loro, al contrario, sono stati custodi e pretoriani dell’ancient regime che Velardi definisce di matrice camorristica.

Le cose non stanno così. Noi Angelo Laviscio, come il 99% delle persone di cui scriviamo, non l’abbiamo mai conosciuto direttamente e neppure indirettamente, perché il nostro giornalismo è volutamente ruvido, spigolosamente contadino e premeditatamente avulso da ogni forma di condizionamento personale.

Insomma, avete presente il giornalista Antonello Velardi? Esattamente il contrario.

Dunque, Angelo Laviscio, al quale non abbiamo lesinato critiche in passato e che forse ha addirittura fatto parte della nutritissima ma sempre più in disarmo schiera dei nostri querelatori, vuole andare via perché c’è Velardi a fare il sindaco.

Ma Laviscio non è tanto stupido da togliere le tende perché l’attuale primo cittadino non consente ai dirigenti di un tempo di continuar a fare “la ricotta”, (peraltro ben sdoganata, ieri sera su Rai 2, dal comico Enzo Fischetti nel corso della trasmissione Made in Sud).

Il problema è che se tu a una ricotta vuoi sovrapporre un’altra ricotta magari quello della prima ricotta è portato a pensare: ma questo veramente fa? E io dovrei passare per il delinquente e lui per il moralizzatore?

Ecco l’essenza e la sostanza del cortocircuito avvenuto tra Antonello Velardi e alcuni dirigenti.

Angelo Laviscio ce lo ritroviamo ora, come si vede dall’immagine che pubblichiamo in calce, in cima alla graduatoria, pubblicata dal Comune di Maddaloni ai sensi dell’ex articolo 110 comma 1 del Tuel, come possibile dirigente del Comune di Maddaloni.

Lascerà Marcianise? A nostro avviso farebbe bene a farlo, anche e soprattutto se Antonello Velardi dovesse cadere.

Perché il problema è che l’attuale sindaco non possiede alcuna legittimazione morale e politica, razzolando malissimo, per parlar male di dirigenti che però, in passato, come avete letto sempre dalle colonne di questo giornale, hanno gestito la cosa pubblica esattamente come oggi la gestisce, “grazie” all’altra ricotta, Antonello Velardi.