MARCIANISE. Pasquale Belforte, cugino dei boss, fa causa al Comune. Ma questo ha mai saputo che quel terreno era di sua proprietà e non dei Mazzacane?

5 Marzo 2019 - 13:33

MARCIANISE – Una vicenda spinosa, che sembra però avviarsi ad una conclusione.

Stiamo parlando della richiesta di acquisizione per usucapione di un terreno agricolo avanzata nei confronti del Comune di Marcianise da Pasquale Belforte, cugino dei boss dell’omonimo clan Domenico e Salvatore.

Pasquale Belforte ha citato in giudizio il Comune di Marcianise per essere riconosciuto come “esclusivo proprietario, causa intervenuta usucapione del fondo di natura agricola sito in Marcianise alla via Peschiera in virtù del possesso pubblico, pacifico e continuato per oltre venti anni”.

Di conseguenza, il Comune di Marcianise si è costituito in giudizio facendo leva sull’addotta “carenza di legittimazione attiva in capo a Pasquale Belforte essendo, ad oggi, il terreno illegittimamente detenuto dalla ditta di trasporti Group Salvatore Trasporti”.

In occasione dell’udienza tenutasi lo scorso 28 gennaio, il giudice ha rilevato che il procedimento ha ad oggetto una materia sottoposta (ai sensi dell’articolo 5, comma 1 bis del D.Lgs. n.28/2010) al procedimento di mediazione, il cui incontro preliminare è avvenuto quale giorno fa, il 27 febbraio.

In attesa di conoscere le ultime novità sulla vicenda, è interessante ricostruire, per quello che è ci possibile ad oggi, la storia dello scontro giudiziario tra Pasquale Belforte e il Comune di Marcianise.

Era il 28 novembre 2018 quando un’ordinanza dirigenziale di cessazione momentanea raggiungeva la ditta di autotrasporti di cui è titolare Pasquale Belforte.

Il provvedimento disponeva il divieto di prosecuzione dell’attività di via Peschiera, essendo Belforte colpevole di non aver ottemperato ad una serie di ordinanze di abbattimento di manufatti abusivamente realizzati, emanate dall’Ufficio Tecnico del Comune di Marcianise.

Nel corso degli anni, infatti, a partire dal maggio 2011, la ditta “Group Salvatore Trasporti” era stata diverse volte controllata dagli agenti della Polizia Municipale di Marcianise, i quali avevano accertato l’esecuzione di diversi lavori edili senza il permesso a costruire (tra gli altri, interventi che consistevano nella realizzazione di una tettoia con struttura metallica ancorata ad una base di cemento e di un casotto in legno e lamiere adibito a ufficio).

La sequenza di controlli e di contestazioni sugli abusi edilizi realizzati dà l’idea che nella testa dei municipali fosse già di proprietà dei Belforte.

Solo dopo, stando a quanto emerso dalle verifiche, il Comune di Marcianise si è reso conto che l’attività sorgeva su un terreno agricolo e senza certificato di agibilità e, soprattutto, che non era di proprietà privata di Pasquale Belforte.

Resta importante chiarire, alla luce dei fatti, se la richiesta di acquisizione per usucapione sia stata avanzata da Pasquale Belforte prima o dopo l’ordinanza di cessazione attività emanata dal Comune di Marcianise.

 

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