MARCIANISE. Trombetta, tomo tomo, cacchio cacchio, se ne va a cena con Zannini senza dir nulla a Scognamiglio. Ora il Consorzio Idrico…

27 Marzo 2023 - 16:36

È successo la settimana scorsa. Ma il Citl diventa subito una patata bollentissima

MARCIANISE (g.g.) – Avete mai visto un sindaco, magari ancora nel suo stato fetale di semplice aspirante, pescato dal nulla da questo o da quell’ altro politico di mestiere, per utilizzarlo con il marchio dell’uomo nuovo, che, dopo pochi giorni dalla sua emersione dalla naftalina, non veda schizzare alle stelle la sua autostima?

Al punto da ritenere di essere lui, soprattutto lui, il vero motore della macchina elettorale, il catalizzatore, pressoché unico, del consenso di una compagine, che viene chiamata coalizione, ma così, solo per un fatto di educazione?

Noi non l’abbiamo mai visto.

È proprio l’inesperienza politica a creare certe allucinazioni, a scambiare una sequenza di saluti cordiali, ricevuti al bar o al supermercato, per evidenti e indiscutibili attestazioni entusiastiche di piena adesione e di pieno sostegno alla propria candidatura.

Questo miraggio incuba tensioni e se l’obiettivo di vincere le elezioni induce a darsi un pizzico sulla pancia i capibastone, che hanno estratto dal cilindro dell’oblio e dell’indifferenza alle cose della politica il coniglio – che dopo tre giorni di vita si dà già arie da taumaturgo – l’ascesa al “soglio comunale “di chi, fino a tre mesi prima, viveva nell’anonimato, apre, quasi sempre, il fronte di una guerra strisciante.

Una guerra che poi, dopo un certo periodo, non riesce a essere contenuta neppure dalle ragioni della gestione e degli schemi clientelari, con la conseguenza che le amministrazioni e i consigli comunali cadono come birilli e i notai fanno ancora più soldi di quelli che già fanno ordinariamente.

Potremmo presentare decine di esempi in proposito, ma ci allungheremmo troppo. Facciamone, invece, uno e buono. Buono perché contemporaneo, di pertinenza delle vicende del presente stretto della politica o presunta tale.

Non è un mistero che il medico marcianisano Antonio Trombetta sia stato letteralmente inventato, quale candidato sindaco, dalla coppia Nicola Scognamiglio – Maria Luigia Iodice, che vive un magico moment al punto da essersi permessa il lusso, un po’ smargiasso, di comunicare a Gianpiero Zinzi il nome del Trombetta a cose già fatte, cioè quando la candidatura si era materializzata nella dialettica primitiva di uno Scognamiglio che chiede e di un Trombetta che risponde affermativamente.

Al di là delle dichiarazioni di maniera, conosciamo troppo bene Scognamiglio e siamo perciò convinti che, almeno nelle sue intenzioni, Trombetta dovrebbe rappresentare il suo accesso nel novero di quelli che lui definirebbe “lideeeeeer”, con larga profusione dell’ampiezza fonetica “alla marcianisana”.

“Lideeer” è quello che fa e disfa, che seleziona i sindaci, ma se risulta necessario, siccome i voti li ha lui, lo cambia, visto che il vero sindaco non è chi porta la fascia, ma il “lideeeeeer”. E allora, non è difficile capire come abbia impattato su Nicola Scognamiglio, l’aver appreso che il “suo” candidato Trombetta abbia partecipato ad una cena tete a tete col consigliere regionale Giovanni Zannini, aggregato anche lui alla coalizione ma, sostanzialmente, al di là di qualche impegno estemporaneo, fornendole un contributo modesto, consistente solo nell’impiego di Giovanni Valentino (che da anni fa soldi, attraverso sua moglie, con gli incarichi esterni del Consorzio Idrico, salvo poi ottenere l’assunzione a tempo indeterminato alla Provincia della stessa consorte Rachele Barbarano, ad opera dello stesso Zannini e del suo alter ego Giorgio Magliocca).

Ma come – avrà pensato e borbottato Scognamiglio – io ti ho creato dal nulla e tu già ti muovi in proprio andando a parlare da solo addirittura con un potenziale concorrente di mia moglie alle Regionali del 2025, nelle quali Zannini considererebbe un gran successo il rafforzamento della sua posizione elettorale a Marcianise?

Ma questo incontro non può essere valutato solo per quello che è e potrà essere il rapporto tra Scognamiglio e Trombetta. Quest’ultimo, incontrando da solo Zannini ed ospitando Giovan Battista Valentino nella lista di ispirazione zanniniana, sembra aver ipotecato già da ora la posizione della sua amministrazione, ammesso e non concesso che venga eletto sindaco in senso di totale accondiscendenza da parte di quello, parliamo del Comune di Marcianise, che è pur sempre il socio consortile più importante con il suo 21 per cento e passa delle quote, rispetto alle modalità di gestione di questo inquietante carrozzone, che, ad avviso nostro, che in proposito abbiamo scritto centinaia di documentatissimi articoli, ma anche ad avviso di qualche magistrato e di qualche autorevole esponente della Guardia di Finanza, è connotata da evidenti fatti di illegalità.

Cosa che, sempre noi di Casertace, speriamo sempre di poter dimostrare in ogni sede, a partire da quella giudiziaria, qualora ce ne fosse data la possibilità.

Insomma, Trombetta stabilisce un rapporto privilegiato con Zannini e ci va a cena senza avvertire Scognamiglio e la Iodice. All’orizzonte si profila, dunque, un rapporto in stretta continuità (ma Trombetta ha chiesto a Zinzi cosa ne pensa?) con quello assecondato e alimentato da Antonello Velardi. E Giovanni Valentino, dopo aver incassato incarichi per centinaia di migliaia di euro e un contratto a tempo indeterminato, categoria D, nell’ufficio Affari legali dell’amministrazione provinciale, già pregusta altre operazioni, altri incarichi d’oro. Se questo sarà, noi non potremo non stare dalla parte della legalità e cioè dalla parte di quelle aree della politica marcianisana che considerano oscena la gestione degli ultimi anni del Consorzio Idrico di Terra di Lavoro.