MARCIANISE Velardi butta in pattumiera la graduatoria. Leggete cosa si è inventato per l’ufficio tecnico. Corte dei Conti matematico

16 Ottobre 2021 - 19:31

Altri soldi pubblici buttati per i capricci, per le simpatie e antipatie personali del sindaco. In calce all’articolo il testo integrale della delibera di giunta dello scorso 12 ottobre

 

 

MARCIANISE (g.g.) Ci rendiamo conto che per molta parte del popolo di Marcianise, almeno per quel 50,8% che ha votato l’anno scorso Antonello Velardi, rimettendolo legittimamente sulla poltrona di sindaco, questi ragionamenti contano poco o nulla.

Ma noi non conosciamo un altro modo per occuparci di quello che dovrebbe essere un bene comune, la civiltà della cittadinanza che dovrebbe portare ogni componente appartenente al corpo sociale e al corpo civile di una comunità a considerare importante, quantomeno un po’ importante, anche gli interessi collettivi, il miglioramento della vita di tutti attraverso la promozione di politiche migliorative dei servizi, delle strade, di una convivenza serena e sempre più ecocompatibile, etc.

Per cui, ci perdonino quelli concentrati solo sulla loro pancia, ma noi dobbiamo di nuovo affrontare oggi una vicenda, che dimostra, in tutta evidenza e per l’ennesima volta, quanto il sindaco di Marcianise tenga agli interessi collettivi, tenga all’integrità rappresentativa per definizione del connotato istituzionale di una guida democratica di tutti i cittadini.

Qualche giorno fa la giunta comunale, vero e proprio simulacro di quella porzione di potere esecutivo che collegialmente toccherebbe in quota parte agli assessori, ha approvato una delibera con la quale viene attivata una nuova posizione organizzativa nel terzo settore.

Oltre all’aspetto morale di questa decisione, ce n’è anche uno economico: l’anno scorso pur di far arrivare a Marcianise Francesco Saverio Letizia,  Velardi fece fare un bando per attivare una procedura di mobilità. Chi ricorda gli articoli che dedicammo alla questione, sa bene quanti pasticci furono fatti, a partire dalla ridicola e ampiamente rivelatrice restrizione territoriale alla sola provincia di Caserta, vero e proprio abominio, riparato con una scusa ridicola trasformata in motivazione formale nel momento in cui il vincolo territoriale fu eliminato all’indomani dell’uscita dei nostri articoli e dopo che anche la minoranza si era fatta sentire in Consiglio Comunale.

Naturalmente fra i tre concorrenti che risposero, attraverso il Comune in cui operavano, il posto se lo aggiudicò, manco a dirlo, Francesco Saverio Letizia, uno dei coordinatori organizzativi dell’ultima campagna elettorale di Antonello Velardi.

L’operazione avvenne attraverso la pubblicazione di una ulteriore graduatoria, in cui Letizia si issava al primo posto per effetto, riteniamo degli esiti del colloquio – esame sostenuto al cospetto della segretaria generale, ma comprendente anche i nomi di altri due concorrenti tra i quali in terza ed ultima posizione quell’Alberto Dallio il quale essendo uno dotato di una personalità e di una indipendenza di giudizio, uno bravo e soprattutto integro, non poteva certo andare bene a Velardi. La strada scelta era quella della graduatoria frutto di una procedura di mobilità. Dallio si è mosso legittimamente come parte in causa e come cittadino. Ha scritto al Presidente della Repubblica, ha presentato un esposto alla magistratura penale denunciando quelli che a suo avviso sono stati i caratteri illegali ed illegittimi della procedura. Argomenti tutt’altro che campati in aria, se è vero come è vero che Francesco Saverio Letizia, dopo tutto quel marchingegno attivato per metterlo a capo dell’ufficio tecnico del Comune di Marcianise, ha deciso di lasciare il posto, tornandosene al Comune di Napoli, originaria sede in cui era stato a suo tempo vincitore di concorso.

Il secondo in graduatoria si è sistemato altrove. Ora, Alberto Dallio risulterà pure antipatico a Velardi, forse addirittura inviso, ma se tu hai scelto la procedura della mobilità per coprire quel posto di dirigente non puoi adesso attivare un altro marchingegno per mentire a te stesso ma soprattutto al Comune, ridotto a una vera e propria barzelletta visto e considerato che quando quella graduatoria ha messo al primo posto Francesco Saverio Letizia, delibere ed altri atti consequenziali hanno sancito che questa assunzione avvenisse in forza di quel concorso per mobilità costituito da una procedura, regolato, almeno in teoria, da norme e soprattutto partecipato da altri due concorrenti.

Poi, quando Letizia ha battuto in ritirata, sai che faccio? Mi invento un’altra “braciola”, attribuendo l’incarico di dirigente ad interim al sempre docile Anacleto Fuschetti e sotto ci inseriamo la posizione organizzativa, che non è a costo zero , come dimostra la delibera di giunta approvata qualche giorno fa, ma che, tutto compreso, attribuirà al prescelto con ogni probabilità Iuliano, una integrazione del proprio stipendio pari a 1200 e passa euro al mese, destinati a diventare 1400 con le integrazioni e le indennità di cui sopra. Insomma in un anno 16mila euro.

Ora, è vero che nel caso in cui fosse stata utilizzata la graduatoria, come un sindaco e una persona seria fanno anche se il beneficiario non è gradito alla propria vanagloria, a Marcianise sarebbe arrivato Alberto Dallio con la funzione di dirigente e dunque anche con lo stipendio di un dirigente, che per altro Velardi non ha avuto alcun problema a riconoscere a Francesco Saverio Letizia. Ma è anche vero che in alternativa il comune di Marcianise ha nel suo organico, non uno, ma ben due ingegneri con lunga esperienza dirigenziale e che Velardi per un problema caratteriale suo, per una questione di incompatibilità personale, ha relegato in due uffici insignificanti e giocoforza improduttivi spendendo, ovviamente con i soldi dei cittadini, un botto per costringere Gennaro Spasiano e Fulvio Tartaglione a girarsi i pollici.

Non potendo, per giunta, utilizzare lo strumento ancor più spregiudicato dell’articolo 110 del Tuel, in quanto il disastro del Consorzio Idrico, non permette ancora al Comune di  Marcianise di approvare il Bilancio Consolidato, senza il quale non si possono fare nuove assunzioni, ecco servito l’inguacchio, dopo aver tentato inutilmente di convincere la segretaria comunale Iacobellis, tutt’altro che una sprovveduta, a partecipare al film pornografico della revoca di quella graduatoria per mobilità, con tanto di diniego opposto dalla citata Iacobellis, la quale, possiamo immaginare avrà detto a Velardi “scusa ma a chi vuoi far andare in galera?”

E questa è Marcianise. A nostro avviso se Gennaro Spaziano e Fulvio Tartaglione presentano un esposto alla Corte dei Conti per danno erariale non sbagliano.  L’auspicio è che di fronte a questa ennesima vergognosa delibera, approvata qualche giorno fa, lo facciano per davvero.

 

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