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MARCIANISE. Velardi fa i quattrini con il Puc. La storia del terreno divenuto edificabile, dalle tavole dell’amico Filippo Fecondo ad oggi

26 Maggio 2021 - 10:35

La freccia indica il terreno di Antonello Velardi cui stiamo scrivendo da ieri

Una breve nota introduttiva rispetto all’articolo da noi scritto ieri sera e che rimane assolutamente attuale senza alcuna necessità di correzioni o di emendamenti. Come abbiamo scritto, infatti, se non siamo di fronte ad un atto illegale e/o illegittimo, questo fatto è destinato a diventare una sorta di riferimento emblematico dell’utilizzo da parte dei politici o presunti, delle istituzioni, del pubblico danaro a scopi personali

 

MARCIANISE – (g.g.) Qualche osservatore attento delle cose di Marcianise ci ha fatto giustamente notare, stamattina, che quell’area a cavallo tra due zone a destinazione sportiva, che il Puc approvato dalla giunta comunale, si appresta a trasformare da aree agricole ad aree edificabili, rappresenta una sorta di lascito impresso su una “tavoletta colorata” disegnata a suo tempo dal sindaco Filippo Fecondo e dalla sua amministrazione. Questo va rimarcato solamente per precisione descrittiva del fatto, ma non inficia per nulla i ragionamenti e le considerazioni svolte ieri sera nell’articolo (CLIKKA QUI) con il quale abbiamo dato notizia dell’esistenza, all’interno dell’area appena citata, di un terreno, circa 500 metri quadrati, di proprietà dell’attuale sindaco Antonello

Velardi.

Anzi, se è per questo, è anche più grave, perchè quella planimetria è rimasta chiusa per anni nei cassetti del comune e dei vari uffici di piano avvicendatisi nel tempo. E se si può ben comprendere che Filippo Fecondo e Antonello Velardi, all’epoca, un corpo e un’anima soli, abbiano congegnato insieme la promozione ad un valore di 10 volte superiore a quello attuale, del terreno di proprietà di colui che al tempo era ancora solo un dipendente de Il Mattino, si comprende pure molto bene che quest’ultimo, intanto divenuto sindaco di Marcianise e avendo a sua volta affrontato l’argomento Puc da uno o due anni, al netto dell’interruzione commissariale, è stato sempre ben consapevole che quell’area non aveva mai abbandonato lo status di terreno agricolo, visto e considerato che il progetto del nuovo piano regolatore, al tempo marcato Fecondo, non aveva mai trovato sfogo in una procedura di approvazione esecutiva.

Per cui, se Velardi avesse avuto rispetto per l’istituzione che rappresenta o meglio dovrebbe rappresentare, avrebbe potuto scrivere uno di quei post che invece non ha mai scritto: rinuncio alla rideterminazione urbanistica di quel terreno perchè è giusto che resti agricolo oppure è ancor più giusto che venga omogeneizzato a tutto quello che c’è intorno e cioè ad un’area da destinare allo sport e al tempo libero. Questo sarebbe stato il primo post serio e utile che però essendo tale, non è stato mai scritto e mai sarà scritto da un sindaco come Antonello Velardi.

Per questi motivi qualcuno può accusare CasertaCe di un approccio troppo aggressivo a un fatto del genere, come se il vigore delle parole fosse più pericoloso delle costanti manovre attuate per piegare la res publica alla “res propria“. E allora, almeno sfoghiamoci con le parole, dato che gli altri fanno i fatti, manovrando quattrini a palate: questa operazione, una schifezza fu al tempo di Fecondo, quando fu tracciato il perimetro di una sorta di enclave all’interno di quell’area e schifezza resta oggi, con tanto di decuplicazione dello schifo, con sua quantificazione, speculare al clamoroso aumento di valore di quel terreno che passa da 20, massimo 30 euro al metro quadro a 230 euro al metro quadro, con un valore complessivo che schizza dai 13 ai 14mila euro odierni, ai 115mila di quando il Puc sarà approvato.

E d’altronde, il fatto che Velardi non si fosse scordato del regalo ch,e a suo tempo, pensò di fargli Filippo Fecondo, è dimostrato dal fatto che lui si è alzato e ha abbandonato, astenendosi, la seduta della giunta comunale che, questa volta, ha fatto partire sul serio la procedura di approvazione del Puc.