MAZZETTE alla PROVINCIA DI CASERTA. Il ragioniere (Vetrone) guastafeste. Pezzella da CASAL DI PRINCIPE: “Sta contro al presidente e ci mette il bastone tra le ruote”. Ma chi è il presidente?

14 Gennaio 2022 - 13:50

Saltano fuori i nomi del geometra Gianpaolo Mattucci e dell’ingegnere Antonino Del Prete. Stiamo esaminando con molta attenzione tutte le intercettazioni realizzate dalla procura di Benevento nell’indagine sull’appalto truccato per la progettazione della maxi opera da 8 milioni di euro Caserta-Monti del Matese. Nei prossimi giorni decripteremo tanti passaggi tecnici relativi alle necessità del gruppo formato dagli ingegneri e architetti beneventani e l’imprenditore casalese. In calce all’articolo, lo stralcio dell’ordinanza

 

CASERTA – (g.g.) Da anni sappiamo che il dirigente della ripartizione Bilancio e Finanze dell’amministrazione provinciale di Caserta Vetrone non è un tipo molto malleabile. Nel senso che oggi, ma ciò succedeva anche in passato con altri presidenti ed altre amministrazioni, non è uno che si fa passare la mosca sotto al naso e quando una roba diventa proprio incommestibile, lu non la ingoia.

Non possiamo stabilire, in termini sostanziali, per quale motivo Vetrone rappresentasse, nel luglio del 2019, un ostacolo alla realizzazione dei piani di quello che possiamo chiamare una sorta di gruppo di lavoro, formato, da un lato, dai componenti del Raggruppamento Temporaneo di Professionisti beneventano, partecipato dalla General Engeneering di Carlo Camilleri, storica firma delle grandi progettazioni e dei grandi lavori pubblici sanniti e anche non sanniti, dal figlio

Nicola Camilleri e dall’architetto Antonello Scocca e dall’altro lato come aggregati, il geometra Nicola Laudato da Campolattaro, ridente paesino del mio Sannio sulla direttrice che collega Benevento a Campobasso, che in quel Rtp svolgeva il ruolo di “architetto pianificatore -junior geometra” che onestamente poi approfondiremo di che altra diavoleria si tratta, da Gaetano Ciccarelli, nativo di Ariano Irpino ma residente a Napoli, con veste di geologo e Specioso Petecca, ingegnere che non sappiamo, invece di dove sia nativo e dove risiede per il semplice motivo che non risulta tra gli indagati e dunque le sue generalità non sono definite.

Un Rtp in contatto permanente con Raffaele Pezzella, imprenditore di Casal di Principe, peraltro citato più volte dai collaboratori di giustizia del clan dei Casalesi, da Antonio Iovine detto ‘o ninno in primis, come uno dei loro costruttori di fiducia e infine con il geometra Giuseppe Della Pietra di Nola, che, diciamocela tutta, aveva il compito di far girare, di trasportare il contante.

Tutti insieme, appassionatamente nel realizzare il seguente disegno: il Raggruppamento Temporaneo di Professionisti, auspice Raffaele Pezzella, dentro alla mega operazione dei lavori da 8 milioni di euro per la strada Caserta-Monti del Matese, appaltati dall’amministrazione provinciale di Caserta, mentre il Pezzella, auspice stavolta Nicola Laudato, a papparsi l’appalto per la ristrutturazione, messa in sicurezza ed adeguamento del rischio sismico della struttura di via Cappella di Buonalbergo, bandito da questo comune.

Uno scambio di cui il sindaco di Buonalbergo Michelantonio Panarese, dipendente dell’amministrazione provinciale di Benevento, diventa garante e non certo per umana simpatia, visto e considerato che lui è pappa e ciccia proprio con Nicola Laudato, suo socio di fatto che, inquadrato dalle telecamere nascoste dalla procura della Repubblica di Benevento, consegna al Panarese, nell’ufficio che quest’ultimo ha nel palazzo dell’amministrazione provinciale di Benevento, si chiama Rocca dei Rettori, una somma di danaro in contante che secondo la procura sannita è una mazzetta versata da imprese locali per altri lavori, precisamente da Antonino Rubano della Rubano Costruzioni srl di ripristino funzionalità e messa in sicurezza di tratti delle strade provinciali 45, 48, 49 e 50 per un totale di 311mila 809 euro, bando dell’amministrazione provinciale di Benevento per la quale Panarese lavora.

Per cui, inquadriamo bene al questione: qui c’è una triangolazione tra appalti della provincia di Caserta, appalti del comune di Buonalbergo di cui va a beneficiare Pezzella in cambio della sua mediazione su Caserta e appalti dell’amministrazione provinciale di Benevento, che citiamo per segnalare il rapporto d’affari esistente tra il sindaco Panarese, come detto dipendente della Provincia di Benevento, componente del Raggruppamento di Professionisti che si aggiudica l’appalto da 400mila euro per la progettazione della Caserta-Monti del Matese.

Ma ora, in tutto questo, cosa c’azzecca il “ragioniere capo” Vetrone? C’azzecca eccome, perchè nelle serrate e concitate conversazioni, intercettate grazie al trojan o ai trojan inseriti per ordine dell’autorità giudiziaria in qualche telefono dei soggetti coinvolti, le trame concordate dal Rtp cioè dai Camilleri, Laudato e compagnia e Raffaele Pezzella incontrano la loro principale difficoltà nella poca malleabilità di Vetrone.

Vi anticipiamo che stiamo lavorando sui contenuti specifici di queste conversazioni che essendo molto tecniche devono essere da noi correttamente decriptate. Ma i passaggi in questione relativi a Vetrone li possiamo già pubblicare. Parla Raffaele Pezzella: “(…) E lui disse…questa cosa la dobbiamo guardare prima…poi disse io ho problemi con il ragioniere…perchè il ragioniere sta contro diciamo il presidente per cose loro“.

Vetrone dunque era un ostacolo, così confidò Raffaele Pezzella all’architetto scocca e a quelli del Rtp di Benevento in quanto aveva problemi con il presidente. Non esiste una prova matematica che ci permetta di dire con certezza che il presidente in questione fosse Giorgio Magliocca, cioè il presidente della Provincia. Però la questione, a nostro avviso, va correttamente esplorata anche a garanzia dello stesso Magliocca.

Perchè qui il sillogismo che emerge dalle parole di Raffaele Pezzella, è fin troppo evidente: siccome il ragioniere ha problemi con il presidente, mette il bastone tra le ruote a chi sta operando, discutendone costantemente con noi, cioè il rup Gianpaolo Mattucci, il cui nome emerge con chiarezza dalle intercettazioni, per arrivare ad una conclusione reciprocamente soddisfacente per il Rtp di tecnici beneventano e per chi alla provincia di Caserta deve prendere le mazzette.

Non si tratta certo di un abuso logico, anche se, ripetiamo, va sottolineato e scandito bene che non necessariamente “il presidente” deve essere individuato in Magliocca. Magari il presidente potrebbe essere quello della commissione aggiudicatrice che al tempo l’aveva già aggiudicata al Rtp sannita la gara per la progettazione. Ma neppure, per onedtà intellettuale e per serietà professionale, il riferimento al presidente della provincia può essere già escluso a priori. Questo per amor di verità e fermo restando la disponibilità di questo giornale ad ospitare integrali prese di posizione o eventuali precisazioni da parte di chi dovesse sentirsi in animo di farle. Ovviamente, ammesso e non concesso che Pezzella si riferisse al presidente Magliocca, ciò non vuol dire che le cose stessero come le prefigura attraverso la sua allusione, all’architetto Scocca e a Laudato.

Il nome presidente poi salta fuori in un’altra occasione. E’ l’architetto Scocca a parlare: “(..) mi sto occupando di tutto, ho risolto i problemi alla sovrintendenza, ma mi son preso qualche brivido perchè ho detto no no perchè così io avevo già preparato la determina per l’approvazione dalla parte del Presidente..”.

Ora l’architetto Scocca non è un pinco palla qualsiasi a Benevento. Ve lo garantisce un beneventano come il sottoscritto. Per cui lui non può ignorare, perchè sarebbe una dimostrazione di analfabetismo amministrativo e procedurale, che una determina non è firmata da un livello politico.

Sono discorsi che vanno dunque ulteriormente indagati, compresi, centellinati parola per parola.

 

QUI SOTTO LO STRALCIO DELL’ORDINANZA