Mega inchiesta giudiziaria: tremano tutti quelli che hanno costituito l’ufficio raccomandazioni per le assunzioni in Guardia di Finanza a MARCIANISE e CAPODRISE

16 Agosto 2018 - 11:53

CASERTA – Nella mattinata dell’arresto del civile, impiegato nel Pirotecnico di Capua, Zarrillo, chi scrive che le inchieste giudiziarie le segue anche da lontano e per quel che possibile anche nella fase in cui queste si sviluppano approfittando magari di qualche richiesta di proroga delle indagini, formulata da una procura a un giudice, per attingere qualche informazione dalla documentazione che giocoforza deve essere passata anche agli avvocati difensori, dicevamo “noi del mestiere” eravamo convinti, il 9 agosto mattina, che fosse scoppiato il caso giudiziario di un’indagine che da due anni vede impegnata la procura della repubblica di Napoli.

Ad indurci in errore è stato proprio l’arresto di Zarrillo, il quale nell’indagine napoletana è implicato come indagato. Ci siamo accorti, però, leggendo il comunicato, che arrivava dalla Procura della repubblica di Santa Maria, non da quella di Napoli, che si trattava di un’altra inchiesta nella quale lo Zarrillo faceva, più o meno, quello che avrebbe svolto come suo ruolo attivo nelle operazioni relative a concorsopoli, sotto la lente d’ingrandimento della procura di Napoli.

Ora, il fatto che quella mattina non si sono verificati 20 o 30 arresti come qualcuno, anche tra gli avvocati difensori, ipotizza come sviluppo delle indagini dei pm partenopei, non significa certo che questa storia finirà a tarallucci e vino.

E’ roba grossa. Perchè, oltre ai concorsi nella polizia di stato e in quelli per entrare nel corpo della polizia penitenziaria, protagonista del citato Zarrillo, ci sarebbero anche altri concorsi in ballo, se è vero, com’è vero, senza tema di smentita, che tra gli indagati ci sono, come abbiamo scritto nei giorni scorsi, anche due generali della Guardi di Finanza.

Potrebbero essere proprio queste le grandi novità di un’indagine che tra beneficiari dei favori dunque giovani che sono riusciti ad entrare, e costruttori dei medesimi favori, vedrebbe indagate almeno 50 persone. Dunque, anche i concorsi per entrare nelle Fiamme Gialle, rispetto ai quali, in provincia di Caserta, noi drizziamo le antenne immediatamente da quando abbiamo indiscutibilmente accertato che la densità di vincitori, di assunti nella Finanza nei comuni di Marcianise e di Capodrise, è tra le più alte d’Italia.

Per caso c’entra il mariuolo reo confesso, con tanto di patteggiamento a 4 anni, il mega generale Spaziante, anche in questa storia? Mah, chi lo sa. D’altronde Spaziante pur essendo nativo di Centurano di Caserta, ha sempre avuto il baricentro dei suoi interessi, le sue amicizie, i suoi più fedeli commilitoni a Marcianise. Non è un caso che, come abbiamo mostrato un paio di settimane fa, una foto, che al tempo in cui er ail numero due o tre della guardia di finanza a livello nazionale, Spaziante abbia scelto come suo aiutante di campo quello che al tempo era diventato il maggiore Bifarini, reduce da due esperienze di comando in provincia di Caserta.

La prima agli albori del nuovo millennio, a capo della Compagnia di Mondragone, la seconda, quella che poi gli ha sviluppato la carriera, a capo della compagnia di Marcianise. Insomma, quelli che hanno trasformato la loro attività in una sorta di opificio delle raccomandazioni stabilmente in produzione, dalle parti di Marcianise, sono ben autorizzati ad essere preoccupati per questa inchiesta napoletana.