La camorra d’oro. Michele Sagliocchi si è ripreso il suo tesoro: conti correnti, case, palazzi e sei imprese di carburanti. TUTTI I NOMI

5 Gennaio 2019 - 19:03

VILLA LITERNO (g.g.) – E’ chiaro e comprensibile che un provvedimento giudiziario relativo a una decisione di dissequestrare beni da tempo congelati a un imprenditore in odore di camorra non possano contenere quel dettaglio di particolari che risulterebbe utile all’informazione che si vuole dare sul patrimonio accumulato da un operatore economico dal nome controverso qual è sicuramente quello dell’imprenditore liternese Michele Patrizio Sagliocchi.

Però, a guardar bene alcuni passaggi delle oltre 100 pagine con cui il giudice Massimo Urbano, ormai esperto titolare della sezione misure di prevenzione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ha ordinato di riconsegnare i beni, rigettando la richiesta della sorveglianza speciale per cinque anni nel luogo di residenza ai danni di Sagliocchi, qualcosa c’è e si capisce sulle ricchezze accumulate da questa famiglia. Tutti sono coinvolti nelle proprietà, a partire dalla moglie. Ma dei beni sono anche intestati ai figli. Diversi conti correnti erano stati congelati presso la banca Generali.

Il fatto, poi, che un’altra banca, il Monte dei Paschi di Siena, si sia costituita davanti al giudice rappresenta il segnale che la famiglia Sagliocchi avesse rapporti anche con questo istituto di credito. C’è poi il patrimonio dell’azienda centrale di famiglia, la C.T.P. Immobiliare, anche se non c’è una declinazione neppure accennata di quali immobili erano finiti sotto chiave, in un sequestro che, come scritto ieri, valeva circa 50 milioni di euro.

Meglio si capisce, invece, la solida strutturazione della famiglia Sagliocchi nel mondo dei petroli e dei carburanti. Tra i beni sequestrati, e ieri dissequestrati dal tribunale, ci sono, infatti, la Goil Petroli, Full Petrol, Holding limited Auto Petrol, Posillipo Petroli, Fuel Trading e V&G Energy. Nella rappresentazione delle contestazioni fatte dai magistrati della Dda c’è anche l’interessante riferimento a una presunta estorsione si parla anche di rapina, a riguardo della fase di acquisizione, da parte di Sagliocchi, dell’immobile che da sempre ospitava il cinema Posillipo.

Insomma, un po’ di carne a cuocere c’è, proveremo a lavorarci intorno nei prossimi giorni.