MONDRAGONE. Corteo funebre nonostante le norme anti-Covid. Pioggia di polemiche investe il consigliere comunale

6 Dicembre 2020 - 17:53

MONDRAGONE (Maria Assunta Cavallo) – Una pioggia di polemiche sta investendo in queste ore il Consigliere Comunale Sandro Rizzieri e l’intera Amministrazione a cui è stato concesso il corteo funebre per accompagnare il feretro della madre defunta dalla propria abitazione, fino alla chiesa di San Michele Arcangelo. Cercheremo di affrontare la questione con il massimo rispetto che si deve ai defunti e al dolore dei loro familiari, pari a quello di decine di famiglie che non hanno potuto godere dello stesso “privilegio”.

I funerali della madre di Rizzieri si sono svolti Venerdì pomeriggio, 3 dicembre scorso, quando la Campania era ancora in zona rossa e se qualcuno avesse delle difficoltà ad interpretare il DPCM del Presidente Conte riguardo allo svolgimento o meno dei cortei funebri specie se una regione si colora di rosso, non avrà difficoltà ad interpretare le disposizioni di Sua Eccellenza Monsignor Orazio Francesco Piazza, Vescovo di Sessa Aurunca, che in in comunicato emanato il 14 novembre 2020, rende noto che “le esequie sono consentite secondo le modalità indicate nelle sue ultime disposizioni liturgiche e pastorali riguardo all’attuale fase di pandemia Covid19, prot.16DV/2020 del 26/10/2020, dove sono sospesi i cortei funebri, la visita e la benedizione alle case, ogni forma di assembramento e saluto ai familiari”.

Disposizioni che ben conoscono le ditte di onoranze funebri e che dovrebbero osservare con rigore così come avrebbero dovuto fare i titolari della ditta Mondragonese incaricata a svolgere i funerali dell’anziana che non smentiscono lo svolgimento del corteo oggetto di polemiche, precisando di non voler rilasciare nessun tipo di dichiarazione ma nel contempo addebitando ogni colpa al consigliere e al corpo di polizia municipale presenti in loco. Ci siamo inoltre presi la briga di contattare il Sindaco di Mondragone Virgilio Pacifico per meglio fare luce sulla questione. Il primo cittadino ci ha raccontato di essere stato presente alle esequie in chiesa ma di non essersi accorto di nulla e di essere venuto a conoscenza di quanto accaduto, nella giornata di sabato mattina.

“Probabilmente, afferma Pacifico, essendo via Duca Degli Abruzzi una strada a senso unico, si è preferito scortare il feretro a piedi per evitare di mettersi in macchina e fare il giro”. E come ogni grande polemica che si rispetti, c’è anche chi difende la posizione del Consigliere che non avrebbe commesso nessuno sbaglio, anzi, avrebbe fatto rispettare ogni sorta di distanziamento richiesto dalle disposizioni anti Covid vigenti, puntando il dito sull’ennesimo “scivolone” dei giornalisti che non hanno contestato il corteo funebre che seguiva il feretro del giovane 17enne mondragonese deceduto dopo 4 mesi di agonia a seguito di un incidente stradale.

Ebbene, è aberrante tirare in ballo altri defunti e trovare di questi vili escamotage per giustificare la posizione di chi fa politica e che invece dovrebbe dare il buon esempio, accusandoci di avere un certo timore nello scrivere su tizio e Caio. Tranquilli che non abbiamo paura di nessuno, pensiamo semplicemente che un Consigliere non può avere di questi black-out e che nel rispetto assoluto dovuto a certe situazioni, è doveroso dare la stessa dignità a tutte quelle persone che si sono spente in solitudine, in un momento di grave emergenza sanitaria, che priva i malati di un’ultima carezza d’amore. Il rispetto miei cari politici, non è una interpretazione dell’essere umano, ma un dovere di tutti verso tutti.