MONDRAGONE. La morte del “Conte Max”: la lettera commossa della nipote

28 Aprile 2019 - 12:00

MONDRAGONE (Christian e Lidia de Angelis) – Lettera straziante di addio al Conte Max, Diego Massimo Lombardo, 59 anni, a pochi giorni dal prematuro decesso del conosciuto e amato imprenditore mondragonese, continuano gli addi, di chi non si rassegna alla sua dipartita.

Ecco la lettera della nipote, ‎Rebecca C:‎ “Caro zio Max. Sei volato via così, in un battito di ciglia, trovarmi ora qui, quasi non mi vengono le parole, sembra che tutto si sia fermato, eppure non posso fare a meno di pensare al tuo sorriso, nelle mie orecchie rimbomba la tua risata, nella mia mente si susseguono solo giorno sereni passati con te, ed è questo che voglio che mi rimanga di te, il tuo sorriso, il tuo modo di affrontare qualsiasi situazione nella tua vita. Per chi non ti conosce nessuno avrebbe mai pensato cosa si nascondesse dietro quella tua risata, ma io si, si nascondeva un guerriero, che ha sempre lottato, che ha sempre superato ogni cosa appunto con una risata, però devo ammettere che quel sorriso nascondeva sempre un velo di tristezza, di malinconia, ma mai, giuro, mai di paura perché hai sempre voluto dimostrarti più forte di quella dannata malattia che però nonostante tutto alla fine ha vinto.

“Credo che ormai sia un po’ tardi, però forse solo ora ho capito cosa volevi insegnarci, i tuoi sforzi, non li facevi tanto per te, ma più tosto per noi, per farci capire che nella vita non bisogna mai arrendersi, di reagire verso il nostro nemico sempre con il sorriso, di non dire mai la parola “non posso farcela” oppure “è impossibile”, che nonostante tutto dobbiamo andare avanti, che la vita ci porrá avanti tante forse troppe sfide però appunto quando ci capiterà, noi dovremo prendere esempio da te e superarle con coraggio e serenità, mi hai insegnato di non aver paura e se l’avessi di tenere per mano le persone a cui voglio più bene, perché sono loro la nostra forza e tu forse non puoi capire quanto mi faccia stare male che tu non possa essere quella persona. Da te ho imparato tanto però solo ora ho iniziato a capire qualcosa , nonostante io non possa più tenerti la mano o abbracciarti so che tu sarai sempre dietro di me a darmi forza. Per chi non conosce zio Max, il mio zio Max, posso solo dire che lui era un guerriero che non ha mai lottato per un compenso ma ha lottato per sempre e solo per amore“.