MONDRAGONE. Ucciso sotto casa a colpi di pistola. Un anno dopo la morte di Ferdinando Longobardi, la straziante lettera della sorella
4 Settembre 2020 - 19:39
L’agguato avvenne intorno alle 21.30 del 4 settembre 2019. La vittima uscì di casa in ciabatte dopo che qualcuno aveva suonato al citofono; con sè portò un coltello da cucina, segno che forse si aspettava un’aggressione…
MONDRAGONE (Maria Assunta Cavallo) – Ad un anno esatto dall’efferato omicidio di Ferdinando Longobardi, il 29 enne ucciso a colpi di pistola il 4 settembre 2019 nel rione San Nicola da Luigi Ottavio Manzilli, attualmente in carcere, la sua famiglia non si da pace. “Nessuna pena inflitta all’assassino – ci scrive Maddalena, la sorella del giovane ucciso – sarà mai abbastanza per rendere giustizia a mio fratello. Ferdinando, che in passato aveva commesso degli errori, aveva pienamente pagato il suo debito con la giustizia, scontando la sua pena in carcere. Una esperienza che lo aveva cambiato, ed era più che mai deciso a dare una svolta positiva alla sua nuova vita, ma purtroppo non ne ha avuto tempo”. Qualsiasi errore si possa commettere in vita, di certo nessuno ha il diritto di porre fine all’esistenza di un essere umano, e su questo credo che siamo tutti d’accordo.
Ad un anno dunque dalla morte di Ferdinando, Maddalena ci ha chiesto di pubblicare una lettera in memoria del fratello defunto.
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