MONNEZZA & CAMORRA. A Lusciano arriva il socio locale di Carlo Savoia. E i politici nulla sapevano. Mah!

1 Gennaio 2022 - 19:38

Oggi riflettori accesi sulla gara in uno dei Comuni più a rischio della provincia. IN CALCE ALL’ARTICOLO, LO STRALCIO DELL’ORDINANZA

 

 

LUSCIANO (g.g.) – Il capo di imputazione provvisorio contrassegnato con la lettera G, è, a nostro avviso, una sorta di master, utilissimo per capire quanto sia stata fallimentare l’esperienza della cosiddetta stazione unica appaltante, la quale era nata con l’intenzione di controllare i processi amministrativi di assegnazione di gare d’appalto mettendole al riparo dai condizionamenti e dagli interventi invasivi che la camorra stabilmente e diffusamente realizzava attraverso imprenditori amici.
L’appalto in questione è quello per la raccolta dei rifiuti e per lo smaltimento dei medesimi nel comune di Lusciano. Il tutto avviene nell’anno 2018, da febbraio a settembre, cioè negli stessi mesi in cui Carlo Savoia, proprio ieri sera scarcerato e ridotto gli arresti domiciliari per decisione del Tribunale del Riesame (CLICCA E LEGGI), imperversava letteralmente in tutta la provincia e anche in una parte di quella di Napoli, tessendo le sue tele soprattutto nel Comune capoluogo.

Anche in questo caso, lo schema è il medesimo e anche il capo di imputazione, contestato articolo 353, cioè turbata libertà degli incanti, insieme al solito gruppo di dipendenti.

Il funzionario del comune di Lusciano che si sarebbe prestato è Eduardo Cotugno.

Anche in questo caso con la scusa delle prescrizioni inviate in prima istanza dalla stazione unica appaltante, leggi Provveditorato alle opere pubbliche della Campania, Savoia e i suoi appongono una serie di aggiustamenti, di modifiche e, in pratica, strutturano il capitolato d’appalto in modo tale che ad aggiudicarselo sia sempre una sua società da sola o, come stavolta, in combinazione con società gregarie, tipo Ecologica Service di Nicola Mottola.

La DDA scrive chiaramente che il funzionario del comune di Luciano Eduardo Cotugno si presta all’operazione, mentre in questo caso, a differenza di quello che è successo al Comune di Caserta, al Comune di Aversa e al Comune di Curti, l’intervento del livello politico non viene rilevato e dunque non viene stabilito se ci sia o meno l’intervento dell’Amministrazione comunale, come invece, riteniamo sia probabile, attraverso qualche suo esponente consapevole di tutto quello che stava succedendo e, anzi, pienamente in accordo con l’intera operazione, alla quale avrebbe dato il proprio via libera.

LO STRALCIO DELL’ORDINANZA: