MONNEZZA CASERTANA. L’improbabile piano-kamikaze del sindaco Antonio Raiano per consegnare a Carletto Savoia un affidamento di circa 100mila euro

28 Dicembre 2021 - 13:35

Non a caso il primo cittadino di Curti oggi sospeso, è l’unico politico e amministratore comunale finito in manette nell’ambito dell’ordinanza omnibus sul mondo dell’imprenditore-faccendiere di Sant’Arpino

 

CURTI(g.g.) In questa indagine che fa perno sulla figura di Carlo Savoia, l’uomo che viene da lontano, dagli anni 90 e dai primi anni 2000, quando si proponeva continuamente alla politica di allora per svolgere funzioni di sottogoverno dentro ai consorzi dei rifiuti, quali aziende ad essi collegate, ci sono molti indagati non attinti da misure cautelari della libertà personale. Se ci fate caso, si parla di tantissimi comuni precisamente Aversa, Succivo, Caserta, Curti.

Ma facendoci caso ancora di più, vi accorgerete, cari lettori, che l’unico politico, l’unico amministratore comunale, l’unico sindaco ad essere stato arrestato è quello di Curti. Tutto sommato, la cosa non ci stupisce granchè, perchè al di là delle intenzioni, collegate a questa storia di Antonio Raiano, conosciamo il personaggio da una ventina d’anni per dire che si tratta di una persona che si impegna molto per far voti. Lo ha fatto di recente, ma lo faceva anche all’inizio del 2000 quando, litigando con il sottoscritto al tempo direttore del Corriere di Caserta, sosteneva di essere un dirigente di banca a Roma, quando in realtà svolgeva l’ugualmente significativa e valorosa attività di portiere.

Erano i tempi in cui lui con qualche ammanigliamento in Rai, organizzava gli autobus, più o meno gratuiti, con i quali partenza la domenica mattina presto, portava 50, 100 persone alla volta negli studi di Domenica In per partecipare alle puntate del lungo talk show domenicale all’interno del pubblico. Insomma, uno che si dava da fare ma che non ha mai, almeno fino a quando non è diventato sindaco, dato l’idea di essere in grado di architettare azioni che, violando o eludendo le leggi, potessero garantirgli vantaggi economici ed elettorali.

Ne 2017 si occupò effettivamente di un problema che dalle fotografie che pubblicammo, apparve effettivamente molto serio. Le discariche a cielo paerto, le tonnellate e tonnellate di rifiuti di ogni genere, che si ammassavano in certe aree del comune di Curti, soprattutto in quella prospiciente al cimitero. Alcune cose degli atti firmati direttamente da Antonio Raiano, come le ordinanze, o indirettamente gestite da lui, nel caso delle determine dirigenziali, non ci convincevano.

Lo dicemmo, lo denunciammo anche e poi soprassedemmo perchè purtroppo non siamo un giornale tanto grande da poter permettere di occuparci di tutti i comuni, anche di quelli di media dimensione. Oggi ci ritroviamo di fronte al motivo per cui Antonio Raiano è stato arrestato, avendo violato, secondo i magistrati della Dda di Napoli, l’articolo 353 bis del codice penale, che integra e punisce il reato di turbativa d’asta per la parte compiuta a monte e non a valle,  cioè nelle fasi di preparazione degli atti, propedeutici ad attribuire, ad affidare un servizio ad un soggetto economico privato con il quale ci si è accorati prima.

Quando Carlo Savoia arriva al comune di Curti, probabilmente non conosce ancora personalmente Antonio Raiano. Dal capo di imputazione provvisorio H, arriviamo a una conclusione definitiva anche per la vita futura del sindaco, per il momento sospeso, della città di Curti: lui non è nato per rubare. Magari matura qualche pensiero del tipo “cazzo, lo fanno tutti e io che sono il più fesso?”, però, ebbene sì, Raiano è proprio il pù fesso.

Perchè se uno opera sulla procedura di affidamento dei servizi di rimozione di tonnellate e tonnellate di rifiuti che giacciono indecorosamente nei pressi del cimitero di Curti, per garantire il bottino ad una impresa, in questo caso la Xeco riferibile a Carlo Savoia, dato che le quote ce l’avevano in mano sua moglie Lucia Iorio e il suo maestro della braciola e del taglio e cuci dei bandi di gara Gennaro Cardone, la prima cosa che fa è quella di evitare sussulti, reazioni uguali e contrarie, onde d’urto di ritorno.

Dopo un micro affidamento da duemila 700 euro a GSC, è la Dasty Ecological Service ad aggiudicarsi la procedura che noi di solito definiamo garetta con l’invito, raramente vero, il più delle volte presunto e farlocco, di 5 imprese, ognuna delle quali presenta la propria offerta. 64mila euro. Se poi come fece il comune di Curti con il comandante dei vigili urbani Igino Faiella a svolgere un ruolo di primo piano, smonti di punto in bianco questo affidamento, lasciando di sasso l’impresa che se l’è aggiudicato, salvo poi rifare la procedura con immediata e conseguente vittoria proprio della Xeco di Savoia, beh, allora sei fesso perchè gli 84mila euro e rotti, importo di aggiudicazione, è cifra di 20mila euro superiore a quella frutto della offerta di Dasty Ecological Service.

Per cui, se hai detto che quella procedura andava azzerata perchè l’entità di quell’importo era tale da giustificare l’intervento della centrale unica di committenza, che potrebbe essere la stazione unica appaltante o l’Asmel, non sappiamo bene come sia combinato il comune di Curti al riguardo, salvo poi non adottare la stessa linea con gli 84mila euro di Xeco. In mezzo, secondo i magistrati della Dda, ci sarebbero una serie di colloqui privati nei quali veniva “anticipato di fatto al Savoia l’assegnazione del più lucroso servizio di smaltimento, informandolo di fatto, in modo anticipato ed esclusivo, della prossima emissione di provvedimenti amministrativi al riguardo e favorendolo nella preparazione della proposta“.

Non sappiamo se su questi colloqui privati ci siano intercettazioni. Lo andremo a vedere nelle puntate successive di questo approfondimento. In pratica Raiano si sarebbe messo d’accordo con Savoia. Ma qui il problema è che hanno dovuto togliere l’affidamento ad un’impresa che se l’era aggiudicato per darlo a costo maggiore, stabilendo un prezzo a tonnellata ad un’altra impresa.

Ora, noi non sappiamo se la Dasty abbia presentato un esposto, una denuncia alla procura. Però, solo un amabile fessacchiotto poteva ritenere di non prestare il fianco, di non essere sgamato attuando questa procedura. Magari, avrà pensato Raiano, che diamine, con tutti i mariuoli che ci sono in provincia di Caserta, vanno a beccare proprio me per questo 4 soldi? Sì, caro Raiano, se ci legge dagli arresti domiciliari, glielo diciamo con cordialità: vanno a beccare soprattutto i fessi, perchè quelli buoni, i sindaci che contano, dotati ammanigliamenti trasversali, di santi in paradiso, le manette non gliele mettono. Le mettono invece ai fessi come lei.

 

QUI SOTTO LO STRALCIO DELL’ORDINANZA